Buffon passa, Totti sbuffa

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buffon_tottiBuffon sorride, anzi tira proprio un sospiro di sollievo. La paratona effettuata nel match casalingo con l’Atletico Madrid, finito a reti bianche, scaccia i fantasmi e la Juve di accontenta, si fa per dire, di concludere il girone di qualificazione agli ottavi di Champions League al secondo posto alle spalle degli spagnoli trainati da Simeone. I bianconeri fanno girare tanto la palla, ma al momento dell’affondo gli avversari sono più che mai guardinghi. Quando la qualificazione non è in gioco, è facile che le due squadre si facciano poco male. Ragionamento che non vale per la Roma che, avendo a disposizione due risultati su tre nella cornice del suo stadio, chiude con una sconfitta buona a promuovere il Manchester City e relegare i giallorossi in Europa League. La testa bassa di Francesco Totti, il capitano 38enne che sognava di fare grandi cose in Champions, è il commento migliore di una serata in cui la differenza, per dirla alla Rudi Garcia, l’hanno fatta i pali. Il tiro di Narsi da venti metri, scagliato al quarto d’ora della ripresa, scheggia la parte interna del montante ed entra in rete dalla parte opposta. Il colpo di testa di Manolas, su calcio di punizione di Pjanic, centra il palo e torna in campo; subito dopo il difensore del City De Michelis ribatte prima della linea una conclusione di Destro. Segni del destino? Decisamente no. La Roma sbaglia approccio e l’errore clamoroso dopo 5’ di Holebas, messo da una magia di Totti a tu per tu con il portiere inglese Hart, riflette la fibrillazione pattita dai giallorossi. I quali alzano bandiera bianca al 41’ del secondo tempo quando Zabaleta approggia di piatto in rete su assist di Nasri. Insomma il City reagisce bene alle difficoltà e agli infortuni, in forza di una squadra competitiva in termini di corsa e tecnica. Il grande ritmo non aiuta Totti e Garcia lo sostituisce troppo tardi. Iturbe avrebbe dovuto portare lo scompiglio nella retroguardia inglese, ma resta al palo. Si aggiunga che non è la serata di Pjanic e Ljajic e la frittata è fatta. Alla Roma restano l’Europa minore e la corsa allo scudetto. La Juventus passa agli ottavi di Champions non pieno merito e con lei sopravvive lo spirito con cui si deve affrontare una competizione internazionale.

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