Calcio in manette

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Associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. L’accusa è chiarissima. Per questo motivo Andrea Masiello, ex calciaore del Bari in forza all’Atalanta, è stato tratto in arresto e risulta indagato in relazione a una serie di partite che sarebbero state alterate. In particolare le gare del campionato 2009-2010, pareggiate dal Bari contro Udinese e Genoa, e quelle del campionato 2010-2011 che hanno comportato la sconfitta della squadra pugliese contro Bologna, Cesena e Lecce. Nell’inchiesta della procura di Bari risultano indagate venti persone, di cui nove ex calciatori del Bari. Si tratta di Daniele Portanova, attuale difensore del Bologna, Alessandro Parisi oggi in forza al Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Abdelkader Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista e Nicola Belmonte.

Di fronte a questi episodi, destinati a non restare isolati, resta da capire quale atteggiamento la giustizia sportiva debba assumere relativamente al principio di responsabilità oggettiva. Ovvero, come comportarsi quando un calciatore tradisce e danneggia la propria squadra. Recentemente anche Michel Platini ha sollevato qualche dubbio sull’applicazione della responsabilità oggettiva nei confronti di un club che abbia subito una truffa. Il caso del Bari assomiglia molto a quello dell’Albinoleffe, che, in base alle dichiarazioni rese dal suo e capitano Filippo Carobbio, avrebbe subito un danno evidente dalla mancata promozione diretta in serie A e l’anno successivo sarebbe stato penalizzato dal mancato accesso ai playoff.

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Il presidente della federcalcio Giancarlo Abete annuncia tolleranza zero e processi sportivi in tempi rapidi. Sperabile che sia effettivamente così. Anche perché la Procura di Cremona, titolare del primo filone delle inchieste sulle frodi sportive nel calcio, prosegue nella sua azione per portare a galla altre situazioni di illeciti.