Chiacchiere in libertà

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La Superlega? Ma andate a quel Paese…

La Superlega non è morta. Ora Agnelli rilancia: due leghe da 20 squadre con promozione e retrocessione. Le squadre si qualificano in base al risultato ottenuto in campionato. Si cercherà di ridurre il più possibile le gare per non intasare il già troppo fitto calendario internazionale. Niente a che vedere con quanto accade in America con Basket, Football americano e Baseball dove non ci sono promozioni e retrocessioni; si gioca la regular season, quindi i playoff e la finalissima. Inoltre, c’è un rigoroso tetto da rispettare per i salari dei giocatori onde evitare che le squadre più ricche si accaparrino i giocatori più forti in aggiunta a un meccanismo complicato di tassazione dei vari club. Ma, allora, cari Agnelli, Florentino Perez, e compagnia cantante, perché non andate a giocare in quel Paese?

Clamoroso al Cibali. Il Catania non c’è più

È andata deserta per mancanza di domande di partecipazione l’udienza di vendita della società Calcio Catania Spa, dichiarata fallita nel dicembre 2021, causa una insolvenza nei confronti dell’Erario di 53 milioni di euro. Una prima udienza era già andata deserta l’11 febbraio scorso. Ora 75 anni di storia rischiano di scomparire. E una città come Catania di rimanere senza il calcio che conta, dopo aver avuto tra le sue fila calciatori di primissimo piano come gli argentini Papu Gomez, Maxi Lopez, Barrientos, Bergessio, Almiron, Pablo Ledesma e allenatori come Mihajlovic, Cholo Simeone, Walter Zenga, Montella.

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Latina, quindicenne muore durante un allenamento

Giovedì 3 marzo, sul campo del Priverno (in provincia di Latina) si è consumata una tragedia. Un calciatore dell’Under 15 si stava allenando con la sua squadra nelle ore pomeridiane, quando si è accasciato sotto gli occhi della madre che lo stava seguendo da bordo campo. Matteo P., residente a Bassiano, è crollato improvvisamente. Compagni e allenatore si sono subito accorti della gravità. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. Si è fatto il possibile, ma tutto è risultato inutile. Matteo è volato via così.

Il Chelsea è in vendita, ma Tuchel non è preoccupato

I fatti drammatici di quanto sta accadendo in Ucraina ha portato Abramovich a mettere in vendita il club londinese, i cui ricavi andranno alle vittime di guerra. La Premier League non si ferma e il Chelsea deve scendere in campo per continuare il suo percorso e tenere il passo d’alta classifica. L’allenatore Tuchel rassicura tutti: “Il Chelsea è forte e resterà un club forte. Il nostro proprietario venderà ad un gruppo solido per garantire che il Chelsea resti ai più alti livelli. Amo questo club così come lavorare in Inghilterra, e spero di continuare. Sono abituato a convivere con l’incertezza, anche se devo riconoscere che questo è un momento davvero particolare”.

Criscito vuole andare al Toronto

Ricordate l’anno scorso quando il club mise sul mercato Criscito? Il terzino genoano si strappò le vesti perché si sentiva la bandiera intoccabile dei colori genoani con le sue 269 presenze. E ora? Ora vuole rescindere il contratto perché in Canada c’è un posto nella squadra di Insigne e suonano soldoni.

Ma a Barcellona sono impazziti?

Secondo il De Telegraaf il Barcellona avrebbe avanzato una superofferta per Haaland l’attaccante del Borussia Dortmund di 300 milioni di euro. 100 milioni per il cartellino, 195 al giocatore (il totale di 5 anni di contratto) e 40 a Raiola (commissione da procuratore). Ora chiediamoci. Dove sta il male del calcio?