CRL, il presidente Pedrazzini rassegna le dimissioni. Il Consiglio chiede un incontro con il presidente nazionale Abete

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Il Comitato regionale lombardo della Lega nazionale dilettanti è sempre più nel caos. Dopo l’ultima elezione, che ha visto la nomina del presidente Sergio Pedrazzini ma con un Consiglio a totale maggioranza della rivale Valentina Battistini, questa mattina il presidente Pedrazzini, dopo le ovvie difficoltà di gestione, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Lo ha fatto diramando un comunicato alla stampa che riportiamo:

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“Si è concluso ieri il percorso elettivo della LND per il periodo 2025-2028 con l’Assemblea per la nomina del Delegato Assembleare Effettivo e Supplente del SGS in rappresentanza dell’Area Nord. Termina qui un percorso che il 14 settembre scorso mi ha visto vincere e confermare il mio incarico di Presidente del Comitato Regionale Lombardia in un contesto elettorale che ha prodotto un risultato anomalo dove 12 dei 15 Consiglieri sono stati eletti in quota alla lista opponente.
A seguito di quell’Assemblea Ordinaria si sono susseguiti accadimenti che hanno determinato una profonda serie di riflessioni e che hanno portato alla decisione che comunico oggi con grande dispiacere, nonostante la volontà di molte società, che mi hanno chiesto insistentemente di rimanere. Il mio senso di responsabilità mi impone, nell’interesse del Comitato Regionale Lombardia, di rassegnare le dimissioni al Dott. Giancarlo Abete, in quanto in questi oltre 40 giorni le azioni mosse dai 12 Consiglieri della lista opponente mi hanno fatto capire che la possibilità di governare in un rapporto di reciproca fiducia non può sussistere.
Ecco alcune delle motivazioni che mi hanno indotto a prendere tale decisione: con l’Assemblea Ordinaria Elettiva del 14 settembre ancora in corso, una buona parte dei Consiglieri e Delegati Assembleari neo eletti mi ha intimato di dimettermi immediatamente, in contrasto con quanto appena votato dalle società. Al mio rifiuto, vista l’anomalia venutasi a creare, e alla mia richiesta di tempo per una riflessione serena, la sera stessa mi è stata indirizzata una PEC con una richiesta di convocazione immediata di un Consiglio Direttivo, in totale contraddizione con la loro precedente richiesta di dimissioni rimarcata anche da un comunicato stampa da loro diramato.
Ancor più irrituale è stata poi la PEC ricevuta lunedì 16 settembre in cui i 12 Consiglieri autoconvocavano il Consiglio Direttivo per il giorno seguente, intimando al segretario di espletare tutte le formalità per la convocazione. A ciò è seguita la mia risposta in cui ho chiesto di ritirare quest’ultima entro le 14 del giorno successivo. Il 17 la convocazione stessa non è stata ritirata e i 12 Consiglieri hanno fatto ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport con richiesta di adozione di un provvedimento cautelare al fine di intimarmi la convocazione urgente di un Consiglio Direttivo finalizzato alla nomina dei due vicepresidenti e di attribuire le deleghe operative. Il 17 ottobre il Collegio ha dichiarato inammissibile il ricorso legittimando il mio ruolo.
L’elenco di quanto accaduto necessiterebbe di un ulteriore approfondimento, ma mi limito a ricordare i fatti più rilevanti, quelli che fanno capire la grande mancanza del rispetto dei ruoli che questi 12 Consiglieri hanno avuto non solo nei miei confronti, ma in quelli delle istituzioni e soprattutto delle società.
Nonostante tutti questi ostacoli, si è istituzionalmente provato, fra le parti, con l’ausilio del Consigliere eletto nella mia lista, Martino Arosio, dei Consiglieri Responsabili di Calcio a 5 e Calcio Femminile Oscar Gilardi e Luciano Gandini – a proporre soluzioni per tracciare un percorso insieme. Proposte che spesso sono state accettate e condivise dai 12 Consiglieri durante alcuni incontri informali, salvo poi repentini cambi di idea.
Sono consapevole che l’eventuale commissariamento, quale strumento di garanzia dell’ente come previsto dai regolamenti, possa portare ad un’attività meramente ordinaria nelle prossime settimane, ma auspico un’attenta riflessione da parte degli enti preposti che possa portare in tempi rapidi alla ricostituzione degli organi regionali. Ritengo più opportuno per le società questo momento piuttosto che una situazione di impasse per i prossimi 4 anni. Rimetto in gioco una carica che le società mi hanno dato per il loro bene e per quello del Comitato”.

Il Consiglio del Comitato Regionale Lombardia risponde così alle dimissioni dell’ormai ex presidente Pedrazzini:

“Prendiamo atto, attraverso la stampa, delle dimissioni di Sergio Pedrazzini. Non intendiamo assolutamente alimentare la polemica del botta e risposta. Chi ci ha dato fiducia sa bene che siamo persone serie, e il momento giusto per fare chiarezza, con atti alla mano, arriverà.
Oggi riteniamo prioritario chiedere al Presidente Abete, a cui va il nostro sincero ringraziamento per la disponibilità finora dimostrata, la possibilità di un confronto diretto con noi e con i nostri tecnici. Questo incontro, prima di qualsiasi ipotesi di reggenza, è necessario per verificare, nelle sedi appropriate e con la dovuta trasparenza, la reale governabilità della Lombardia, una valutazione che fino ad oggi non è mai stata compiuta.
Teniamo a precisare che Sergio Pedrazzini ha rassegnato le dimissioni dopo le numerose e formali richieste di convocazione del Consiglio Direttivo, a cui non ha mai dato seguito.
Proprio per questo, e nel rispetto del principio di democrazia interna sancito dallo Statuto, chiediamo quindi al Presidente Abete e al Consiglio Direttivo della LND, che si riunirà a breve, di considerare attentamente le nostre istanze. Prima di qualsiasi delibera sulla reggenza, riteniamo infatti fondamentale rilevare, nelle sedi istituzionalmente preposte, il reale stato del Consiglio Direttivo della Lombardia e della maggioranza assoluta di 34 cariche su 36, regolarmente elette”.
Il Consiglio del CRL LND: Vincenzo Bastanza, Francesca Bonfogo, Angelo Calzavacca, Massimiliano Camero, Alessandro Danieli, Marco Rocco Di Stasio, Marco Fiameni, Claudio Massimo La Valle, Silvano Morandi, Marco Padovani, Giulio Rossi, Dario Silini.

Ora la palla passa al pesidente nazionale della Lega nazionale dilettanti: Giancarlo Abete.