Il Barcellona vola in semifinale

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Al Camp Nou vige ancora la legge del Barcellona che supera il Milan per 3-1 e guadagna il passaggio alle semifinali di Champions League. Facilmente pronosticabile che la sfida dovesse risolversi a suon di gol, ma nell’economia della partita e del risultato il Milan paga due ingenuità difensive determinanti nel primo tempo, valsi altrettanti calci di rigore, puntualmente trasformati da Messi. Per il resto la squadra rossonera gioca con coraggio, a testa alta, riuscendo a fronteggiare con buona personalità la corazzata blaugrana. Ma nel calcio vince chi segna di più e il Barcellona, da sempre votato alla fede offensiva, anche in questa circostanza non fa eccezione.

Guardiola stupisce schierando il 20enne Cuenca a fianco di Messi in attacco, confermata la formazione annunciata da Allegri. Nelle battute iniziali il Milan prova un paio di ripartenze, ma la prima conclusione a rete è di Messi che, dopo trenta metri palla al piede, dal limite dell’area tira centralmente tra le mani di Abbiati. Un minuto dopo la “pulce” triangola in area con Dani Alves e a tu per tu con Abbiati calcia in diagonale senza trovare lo specchio della porta. Al 10’ Mexes si fa rubare il pallone da Messi che vola verso l’area milanista e, dopo uno scambio con Pedro che viene anticipato dal recupero di Antonini , viene agganciato in area dallo stesso difensore milanista. Calcio di rigore che il pallone d’oro trasforma con un tiro secco e angolato che Abbiati riesce solo a intuire. Il vantaggio con sbollisce la spinta offensiva dei blaugrana che sfruttano ogni spazio per penetrare nella difesa rossonera, facendo girare velocemente palla e dialogando con passaggi precisi. La squadra di Allegri prende le misure per contenere efficacemente le iniziative del Barcellona, ma deve fare i conti con il pressing a tutto campo degli avversari.

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Con il passare dei minuti il Milan prende coscienza di poter attaccare tra le linee del Barcellona e al 32’ trova il pareggio con Nocerino che s’inserisce senza palla, sfrutta un assist spalle alla porta di Ibrahimovic e insacca in diagonale. La risposta del Barcellona è affidata al destro di Xavi che costringe Abbiati a volare sulla destra per deviare il pallone. Poi ci prova Fabregas, con parata sicura dell’estremo difensore rossonero. Al 40’ su azione da corner l’arbitro vede una trattenuta di Nesta ai danni di Busquet e decide di assegnare il secondo calcio di rigore che Messi trasforma mandando il pallone nell’angolo sinistro della porta di Abbiati. Nel finale di primo tempo Messi ancora vicino al gol su rapida azione condotta di Iniesta e tocco sotto misura che Abbiati allontana. Allo scadere Ambrosini guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area che Ibrahimovic non riesce a sfruttare.

Nella ripresa Guardiola passa alla difesa a quattro ristabilendo il classico 4-3-3 per evitare di esporsi al contropiede del Milan. Al 4’ il Barcellona fruisce di un calcio di punizione da 20 metri con Xavi che sfiora il palo. Il Milan manovra bene ma all’8’ viene colpito da Iniesta che sfrutta un rimpallo di Mexes su tiro di Messi battendo Abbiati con un tocco ravvicinato. Al quarto d’ora Allegri richiama Seedorf, autore di un’ottima prestazione, facendo entrare Aquilani. Poco dopo finisce la partita di Xavi, la bandiera del Barca, che lascia il posto a Thiago Alcantara. Il Milan prova a recuperare e preme con maggiore insistenza, ma al 23’ uno splendido assist di Messi libera davanti alla porta rossonera Thiago che calcia di poco fuori fallendo l’occasione per chiudere la partita. Entra anche Pato facendo assumere al Milan una decisa trazione anteriore. Guardiola, invece, deve rinunciare per infortunio al difensore Pique, sostituito da Adriano. Alla mezz’ora Pato sfrutta una verticalizzazione ma si allunga troppo il pallone davanti al portiere Valdes. Uno scatto che fa temere un nuovo infortunio. Dopo l’uscita di Fabregas, trequartista spagnolo, che fa posto a Keita, al 38’ finisce la comparsa di Pato, sostituito da Maxi Lopez, ex del club barcino. La speranza è che l’attaccante brasiliano, arruolato in corsa dopo il viaggio della speranza ad Atlanta per guarire dai malesseri muscolari, resti a disposizione di Allegri per il prosieguo del campionato. Negli ultimi minuti la fatica s’impadronisce dei rossoneri che rischiano di capitolare ancora con un inserimento di Adriano, ma c’è anche un’occasione non colta da Ibrahimovic su respinta del portiere Valdes. Non pago, ci prova anche Messi su calcio di punizione, tirando alto. Si chiude così la stagione europea del Milan, di fronte alla squadra che conferma di essere la più forte al mondo.