Antonio Conte è stato premiato a Coverciano con la Panchina d’Oro per la stagione 2011-2012, riconoscimento che va al migliore allenatore della serie A. Un attestato meritatissimo per quanto il tecnico della Juventus ha saputo fare lo scorso campionato, culminato con la conquista dello scudetto. I suoi stessi colleghi (hanno votato in 62) gli hanno attribuito più della metà delle preferenze, a conferma del risultato plebiscitario. Che si voglia sottolinearlo o meno, il premio è una rivincita sul piano personale per un uomo di calcio che nel corso della carriera ha fatto dell’impegno e della serietà le sue regole. Le vicende che lo hanno relegato in piccionaia nel corso della stagione, pagando colpe non sue, lo hanno certamente toccato ma non scalfito la tempra e l’orgoglio. In una intervista rilasciata all’emittente radiofonica Rtl 102.5 mister Carletto Mazzone ne ha tessuto le lodi di uomo, calciatore e allenatore, ricordando come fu lui a consigliare al presidente bianconero Boniperti l’acquisto di Conte quand’era calciatore del Lecce. Ed è altrettanto significativo che sia stato Zdenek Zeman, insignito della Panchina d’Argento per la Serie B avendo guidato lo scorso anno il Pescara alla promozione, a ribadire che Conte è il più bravo. In definitiva due riconoscimenti che sottolineano l’ottimo lavoro dei due tecnici. La Panchina d’Oro prima divisione Lega Pro è stata assegnata a Domenico Toscano della Ternana e la Panchina d’Argento per la seconda divisione Lega Pro a Francesco Battistini del Perugia.
Al Centro Tecnico Federale di Coverciano è stato consegnato anche il “Premio Bearzot”, istituito dalla Figc per onorare la memoria del commissario tecnico della Nazionale campione del mondo nell’82 in Spagna. La somma stanziata dalla Federcalcio per il premio, secondo la scelta della Commissione formata da tre amici storici del compianto Ct – l’ex portiere campione del mondo Dino Zoff, i giornalisti Alberto Cerruti e Gigi Garanzini – e grazie alle segnalazioni di Gigi Riva e del dottor Piero Volpi, sarà devoluta alla famiglia dell’ex calciatore Adriano Lombardi, vittima nel 2007 della Sla, e alla figlia di Mario Martiradonna, campione d’Italia con il Cagliari nel 1970, scomparso poco più di un anno fa. Ci si aspettava un riconoscimento alla memoria per lo sfortunato Carmelo Imbriani, tecnico del Benevento scomparso recentemente per un male che non gli ha lasciato scampo. Occasione persa, ma siamo certi che ci sarà possibilità di rifarsi.