La Lazio si prende la rivincita e conquista la settima Coppa Italia della sua storia calcistica. All’Atalanta resta la soddisfazione di avere disputato una degna finale ma anche il rammarico di non avere disputato la partita che ci si aspettava, nonostante un legno colpito e un altro scheggiato. La mossa decisiva arriva dalla panchina biancoceleste, servita a sbloccare il risultato negli ultimi minuti. Alla squadra di Gasperini resta il grande abbraccio finale dei propri sostenitori, autori di un esodo mai visto.
L’immagine dello stadio Olimpico è un inno alla fede sportiva e calcistica. Ai mille di garibaldina memoria se ne aggiungono 21mila per disegnare una straordinaria cornice intorno alla squadra di Gian Piero Gasperini, impegnata a fare rivivere il prestigio della finale di Coppa Italia a distanza di 56 anni dalla conquista del trofeo, lo stesso intervallo di tempo che separò quel trionfo firmato da una tripletta di Domenghini dall’anno di fondazione della società bergamasca. canto La Lazio disputa la quarta finale negli ultimi sette anni. Ultimo atto inedito, grazie proprio all’Atalanta capace di escludere dalla competizione la Juve vittoriosa nelle ultime quattro edizioni. La squadra di Inzaghi nella formazione annunciata, mentre Gasperini opta per opta per Palomino centrale difensivo con Masiello e Djimsiti ai lati e Mancini in panchina, schierando lo stesso undici vittorioso all’Olimpico in campionato.
In appena 70 secondi Gomez fa ripartire l’azione dell’Atalanta, triangola con Ilicic e s’invola verso la porta di Strakosha, che gli blocca la conclusione in corsa. Si gioca subito a ritmo alto e Ilicic deve fare i conti con l’aggressività degli avversari. La Lazio fa possesso palla, l’Atalanta più accorta. Al 13’ i biancocelesti sfruttano un break e Luis Alberto va alla conclusione deviata in angolo dal corpo di un difensore. Su azione da corner, colpo di testa di Acerbi che finisce alto. Ilicic viene cercato continuamente ma lo sloveno non riesce a trovare gli spazi per aprire il gioco e avviare l’azione offensiva. La squadra di Gasperini non riesce ad esprimere le sue caratteristiche di precisione e velocità. Dopo un colpo di testa a lato di Leiva al 23’, Bastos viene ammonito per un pesante fallo a centrocampo su Gomez. Su conseguente calcio di punizione del Papu, al 25’ l’Atalanta sfiora il vantaggio con una mezza girata di De Roon che si stampa sul palo e sulla respinta con il colpo di testa di Zapata che non inquadra lo specchio della porta. Le immagini mostrano il braccio alzato di Bastos che tocca il pallone, ma il Var non interviene. Dalla panchina laziale si muove Radu, segno evidente di cambiamenti tattici a venire. Dopo la mezz’ora Inzaghi richiama Bastos, in chiara difficoltà, e inserisce Radu. Al 36’ Ilicic perde palla favorendo la ripartenza laziale e Correa viene fermato fallosamente nell’uno contro uni al limite dell’area da Masiello, che viene ammonito. Gasperini riporta il difensore a sinistra, spostando Djimsiti a destra. Giallo subito dopo anche per Lulic che stende Ilicic, sgambettato ancora da Luis Alberto. Lo sloveno riparte e confeziona il cross per la testa di Zapata, che manda oltre la traversa. La maledizione del giallo tocca anche a Zapata che sgambetta da tergo Leiva. Al 44’ penetrazione in area di Immobile, anticipato da Gomez prima della battuta.
Il secondo tempo prende il via con eguale intensità in campo. Al 3’ giocata sulla fascia sinistra di Gomez che pesca in area bravo a fare da sponda per la conclusione rasoterra di Castagne, neutralizzata con una parata in due tempi da Strakosha. La Lazio trova gli spazi chiusi, l’Atalanta non riesce a manovrare con la solita efficacia e precisione negli spazi ma gode del sostegno incessante dei 22mila. Gomez si accende a tratti. Al 12’ Leiva arresta fallosamente la discesa di Hateboer e viene ammonito. Dopo il quarto d’ora la Lazio tenta di spingere con maggiore insistenza, ma la difesa bergamasca fa buona guardia. Al 21’ Inzaghi avvicenda Immobile con Caicedo. Al 24’ Correa aggira Djimsiti e s’invola, decisivo Palomino nella chiusura in angolo. La partita vive di sprazzi. Quello di cui è protagonista al 31’ Gomez è quasi arte funambolica, con dribbling insistito sulla linea di fondo in duello con Parolo e pallone calciato sull’esterno dell’incrocio dei pali. Inzaghi gioca la sua ultima carta inserendo Milinkovic Savic al posto di Luis Alberto. E’ proprio lui a svettare di testa al 37’ su calcio d’angolo, anticipando Djimsiti e insaccando alla sinistra di Gollini. Al 39’ Gasperini effettua contemporaneamente tre cambi facendo entrare Barrow, Gosens e Pasalic al posto di Zapata, Castagne e De Roon. Al 41’ Djimsiti si fa sfuggire Correa al quale si oppone in uscita Gollini. La Lazio chiude il conto al 45’ con Correa che sfrutta un rilancio lungo di Caicedo su calcio di punizione di Gomez, salta Freuler e mette in rete dopo avere aggirato Gollini. In pieno recupero Gomez prova ad accorciare le distanze ma il suo rasoterra fa la barba al palo. Al triplice fischio, da un lato la festa, dall’altro abbracci e lacrime. Con la convinzione di un finale di stagione che, dopo avere premiato la Lazio, sia pronto a sancire l’ingresso dell’Atalanta in Europa.
ATALANTA-LAZIO 0-2
Atalanta (3-4-1-2): Gollini 6.5 Masiello 6 Palomino 6 Djimsiti 5 Hateboer 6 De Roon 6 (39’ st Pasalic sv) Freuler 6 Castagne 6 (39’ st Gosens sv) Gomez 5.5 Ilicic 5.5 Zapata 5 (39’ st Barrow sv) A disposizione: Berisha, Rossi, Mancini, Ibanez, Reca, Delprato, Pessina, Colpani, Piccoli. Allenatore: Gasperini
Lazio (3-5-2): Stakosha 6 Luiz Felipe 6 Acerbi 6.5 Bastos 5 (35’ pt Radu 6) Marusic 6 Parolo 6 Leiva 6 Luis Alberto 6 (33’ st Milinkovic Savic 7) Lulic 6 Correa 7 Immobile 5 (21’ st Caicedo 6) A disposizione: Proto, Guerrieri, Wallace, Durmisi, Cataldi, Romulo, Badelj, Joardao, Neto. Allenatore: S. Inzaghi
Arbitro: Banti 6. Assistenti: Vuoto e Manganelli. IV: Maresca. Var: Calvarese Ass Var: Peretti
Marcatori: st 37’ Milinkovic Savic, 45’ Correa
Recupero: 1, 6
Ammoniti: Bastos, Masiello, Lulic, Zapata, Leiva, Freuler, Malusic