di Giambattista Gherardi
È finita con i padroni di casa giustamente festanti sotto la tribuna dei propri tifosi e con l’Asd Gandinese 2015 che dopo la sconfitta in Coppa Lombardia deve definitivamente rimandare al prossimo anno il sogno della promozione in Prima Categoria. Per il Leffe, invece, l’avventura continua e le speranze di arrivare al salto di categoria si fanno più concrete.
La partita si sblocca già al 4′, quando il Leffe passa in vantaggio grazie a Brignoli che con un tiro cross in apparenza innocuo beffa Feltri colpevolmente avanzato. L’incontro si pone così su binari ideali per i biancoazzurri di Donda, cui potrebbe bastare anche il pareggio. Masinari prova subito a controbattere con un diagonale da destra dopo corsa solitaria, ma finisce alto. Per addormentare il gioco il Leffe sceglie però una modalità non certo ortodossa, con ripetute e prolungate interruzioni per uomini a terra vittime di falli invero veniali.
L’arbitro (per nulla all’altezza) non mostra decisione per evitare questa deriva (leggi cartellini) e poco dopo la mezz’ora finisce per inasprire ulteriormente gli animi. Per un fortuito tocco di mano fuori area di Feltri in azione di rinvio (senza in alcun modo i presupposti della chiara occasione da rete) il direttore di gara decreta l’espulsione del portiere lasciando in dieci i rossoneri di Maffeis. Dalla panchina si alza giocoforza il giovane Castelli, subito chiamato in causa dalla punizione rasoterra di Brignoli. Il portiere della Gandinese devia in angolo.
All’ultimo respiro della prima frazione di gioco arriva anche il pareggio rossonero di Mendy, che di testa infila l’angolo alla destra del portiere. Il giovane di origine senegalese è però segnalato in fuorigioco e l’arbitro annulla. In avvio di ripresa Mendy (il migliore fra tutti) ci riprova con un diagonale fuori di poco. La stanchezza si fa progressivamente sentire e arrivano gialli sacrosanti da ambo le parti, troppe incertezze dell’arbitro e qualche ulteriore sceneggiata. È toccato di vedere, giusto per citare, il portiere nascondere il pallone dietro i tabelloni pubblicitari oppure sdraiarsi vittima di crampi (??).
Al 29′ e al 35′ due grandi occasioni capitano sui piedi del neo entrato Matteo Borlini: prima un tocco sottomisura solo davanti al portiere che finisce a lato (errore grave) e poi un tiro dal limite ben deviato in angolo dall’estremo difensore leffese. Nemmeno un gran tiro da fuori di Cornelli ben deviato dal portiere leffese oltre la traversa riesce a dare alla Gandinese un pareggio che sarebbe stato a dir poco meritato seppur platonico. Dopo sei minuti di recupero il fischio finale spegne definitivamente la carica agonistica di un pomeriggio di grande intensità.