di Giambattista Gherardi
La notizia era purtroppo attesa, dopo mesi di sofferenze e speranze via via vane. Leffe ha perso martedì 21 giugno la sua bandiera calcistica: Fabrizio Pezzoli, 59 anni, alfiere negli anni ’80 della squadra biancazzurra che arrivò alle soglie del grande calcio. Nato nel 1962 da una famiglia di imprenditori tessili, Fabrizio era per tutti “Peke“, nomignolo di famiglia che aveva marcato, quasi fosse un brand inimitabile un talento cristallino, fatto di agonismo e, soprattutto, una classe infinita.
Per una precisa scelta di vita era sempre rimasto attaccato al paese natale, unendo a una socialità fatta di amicizie consolidate e gioiose risultati agonistici di grande livello. Il Leffe, vincitore nel 1982 della Coppa Italia dilettanti quando Fabrizio era ancora giovanissimo, arrivò dall’Interregionale alla Serie C. Era la squadra del presidente Maurizio Radici, ideale luogo di crescita di campioni come Pippo Inzaghi.
In un Carpi-Leffe di Serie C fu proprio Peke a servire a Inzaghi un sontuoso assist per la prima doppietta da professionista del cannoniere di Juventus, Atalanta, Milan e Nazionale.
In Serie C1 e C2 Fabrizio aveva superato le 180 presenze, segnando qualche gol, ma facendone segnare centinaia, lanciando il pallone dove solo lui vedeva spazio e misura. Alcuni anni orsono aveva anche allenato l’Oratorio Gandino, vincendo da mister la Coppa Bresciani CSI.
Fabrizio lascia nel dolore la moglie Marzia, sempre al suo fianco, la mamma Franca, la sorella Attilia, il fratello Fabio, i familiari e tanti tantissimi amici che mai hanno fatto mancare il loro affetto. Si può dire che l’intero paese abbia seguito sino all’ultimo, con gratitudine commossa, il suo campione. Il suo ricordo resta per sempre con quei colori che tanto amava e in un pallone di cui è stato davvero un grande virtuoso.
La salma è composta presso l’abitazione di via Ugo Foscolo 51, a Gandino. I funerali saranno celebrati giovedì 23 giugno alle ore 15 nella parrocchiale di Leffe.