Siamo imbattibili, non irresistibili né tantomeno vincenti a prescindere. Serviva l’1 secco. E’ uscita la X che ci esclude dal novero delle teste di serie al sorteggio per la formazione dei gironi della prima fase del mondiale 2014. Effetto dei successi dell’Uruguay (3-2 con l’Argentina) e della Colombia (2-1 in casa del Paraguay). Il 6 dicembre a Salvador de Bahia nei bussolotti le 32 finaliste saranno divise in 4 fasce. Nella prima ci saranno Brasile, Argentina, Belgio, Germania, Spagna, Svizzera, Colombia e Uruguay, supposto che batterà la Giordania nello spareggio tra le rappresentanti dei raggruppamenti sudamericano e asiatico.
Insomma, ce la siamo andati a cercare. Una volta qualificati al Mondiale in Brasile, gli azzurri di Prandelli, proposti in due schieramenti inediti con turni di riposo per l’uno e per l’altro dei cosiddetti inamovibili, rimediano due pareggi negli ultimi due impegni ufficiale del girone di qualificazione. Quello in Danimarca, acciuffato in zona Cesarini, ci può stare. Il rischio di una clamorosa sconfitta casalinga, evitata dall’ingresso di Mario Balotelli, decisamente non rispecchia i valori reali e pone qualche dubbio sulle pedine di supporto. Il 2-2 del San Paolo contro l’Armenia, per due volte in vantaggio, evidenzia la debolezza dell’assetto difensivo e l’assenza di un mediano capace di rintuzzare le manovre d’attacco avversarie, interdire e consentire alla squadra di ripartire. Insomma, gente come De Rossi e Thiago Motta. Aquilani, ben al di sotto delle aspettative, regala la palla al limite dell’area di rigore all’armeno Movsisyan che salta Astori come un birillo e infila in diagonale il portiere Marchetti, il cui allungo purtroppo non è quello di Buffon. Il problema non è prendere gol per un pasticcio, quando perseverare negli affanni di fronte ad attaccanti e cursori che dalla loro hanno la corsa e buona tecnica ma non sono mostri di bravura, soprattutto in quanto a mira (per nostra fortuna). Le cose migliori arrivano dalle giocate di Insigne, a suo agio nello stadio amico, che però non è fortunato e pecca di precisione nel tiro dopo numeri formidabili di preparazione. Suo il cross che permette al romanista Florenzi di festeggiare il primo gol in nazionale e riequilibrare il risultato. Nella ripresa Florenzi sarà sostituito da Candreva, che fa buone cosa ma non la differenza auspicata. L’apporto di Pirlo è indispensabile per dare il giusto assetto alla squadra ed evitare che le maglie si sfilaccino. L’Italia potrebbe portare a casa la vittoria se la difesa fosse appena dignitosa. Invece Bonucci non si trova a suo agio in coppia centrale con Astori e in più di un’occasione c’è addirittura Montolivo a sbrogliare le situazioni. Abate e Pasqual sono da minimo sindacale. In avanti Osvaldo conferma di dare tutto in trasferta e poco in casa. Quando a metà ripresa Marchetti esce a vuoto su corner e Mikhitaryan fa gol di testa (pallone contro la traversa e poi oltre la linea bianca), Balotelli è già in campo da un quarto d’ora. SuperMario ci mette sei minuti per far vedere a tutti quanto vale, sfruttando un lancio pennellato da Pirlo e toccando di precisione con un mezzo pallonetto che supera il portiere armeno in uscita. Al 47’ Balotelli fa tutto da solo, prende palla a centrocampo e cavalca verso l’area avversaria, inseguito vanamente dai difensori avversari. Calcia in corsa e manca il bersaglio. Sarebbe stato un gol da antologia. Come quello mancato d’un soffio da Insigne nel primo tempo con pallone a fil di palo dopo una veronica da cineteca. Prandelli non fa mistero dello smacco. Rischiamo di ritrovarci in un girone di ferro. Capitò anche in Argentina nel 1978, quando iniziò la favola di Bearzot. Comunque vada, sarò un Mondiale duro dove conteranno la forma fisica e la lucidità. Solo per i migliori.
Queste le nazionali qualificate per il mondiale in Brasile, che si giocherà dal 12 giugno al 13 luglio 2014.
Europa: Italia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Russia, Bosnia, Inghilterra e Spagna, più le vincenti dei playoff che devono in lizza Croazia, Svezia, Romania, Islanda, Portogallo, Grecia, Ucraina e Francia
Sudamerica: Brasile, Argentina, Colombia, Ecuador, Cile
Asia: Australia, Giappone, Iran, Sud Corea
Nord-Centro America: Usa, Costarica, Honduras
Africa: per 5 i posti in corsa Burkina Faso, Algeria, Costa d’Avorio, Senegal, Etiopia, Nigeria, Tunisia, Camerun, Ghana ed Egitto.
Playoff intercontinentali:
Nuova Zelanda-Messico
Giordania-Uruguay