L’Italia di SuperMario è favola

429

Grande prova di forza, carattere e compattezza della Nazionale di Prandelli che batte 3-1 la Danimarca a San Siro e incassa tre punti pesanti che consentono di occupare saldamente il primo posto del girone di qualificazione al mondiale di Rio 2014, grazie anche al pareggio a reti bianche tra Repubblica Ceca e Bulgaria, rispettivamente a quota 6 e 5 punti contro i 10 per gli azzurri.

Non è stato facile per l’Italia, sia perché nel primo quarto d’ora i danesi hanno pressato alto portando pericoli verso la porta di De Sanctis, sia per l’espulsione dopo appena 16 secondi della ripresa a carico di Osvaldo, reo di aver colpito con il braccio un difensore avversario intento a marcarlo stretto. La squadra azzurra non si è lasciata intimorire dall’atteggiamento arrembante dei danesi e quando finalmente ha preso in mano del tutto le redini del gioco, la partita ha preso la piega sperata da Prandelli. Il ct ha scelto De Sanctis quale sostituto di Buffon infortunato e ridisegnato la difesa, schierando Abate e Balzaretti esterni con Barzagli e Chiellini centrali. A centrocampo confermati De Rossi, Pirlo e Marchisio, con Montolivo alle spalle di Osvaldo e Balotelli. Proprio SuperMario ha disputato una delle migliori partite da quando veste l’azzurro, per impegno e senso tattico, dando prova di personalità e mettendosi a disposizione della squadra. Dopo una bordata di Marchisio respinta sulla linea di porta dall’ex romanista Kjaer, ci ha pensato proprio Balotelli a liberare con un colpo di tacco magistrale Montolivo che a sua volta, grazie alla diversione di De Rossi, infila l’angolo alla destra del portiere danese Andersen portando in vantaggio l’Italia al 33’. Con il passare dei minuti è cresciuto Pirlo, che al 37’ ha confezionato il cross pennellato per l’inserimento di testa di De Rossi che firma il raddoppio. Si temevano le capacità di colpitore di testa dell’attaccante juventino Bendtner, invece a sorpresa, qualche secondo prima del riposo, il danese Kvist ha riaperto il risultato con un tiro al volo dai 16 metri su cui De Sanctis non è riuscito ad arrivare. Le cose si sono complicate per l’Italia appena iniziato il secondo tempo, quando Prandelli è stato costretto a ridisegnare la squadra con il 4-4-1. E Balotelli ha sigillato la sua serata scattando con i tempi giusti all’8’ su lancio perfetto di Pirlo e anticipando con un tocco leggero e preciso il portiere in uscita. Il terzo gol è stata un’iniezione di fiducia per gli azzurri, che non hanno concesso opportunità ai danesi, difendendo e ripartendo con ordine. Efficace il contributo di Balotelli che ha partecipato alla fase di interdizione, continuo quello di De Rossi e Montolivo, encomiabile nel caso di Marchisio che ha giocato con la spalla sinistra malconcia. Dopo il 3-1 l’Italia ha pensato a conservare il risultato, pur senza rinunciare ad attaccare. Al 37’ Montolivo è andato vicino alla doppietta personale costringendo il portiere alla parata in due tempi. Nel finale Prandelli ha inserito nell’ordine Candreva per Marchisio, Giacchierini per Montolivo e Destro per Balotelli, al quale è stata concessa la meritata standing ovation.

forbes