Mancini sorprende inserendo al centro della difesa Bonucci, che non gioca titolare nemmeno nella Juventus. E, infatti, da lui dopo tre minuti arriva la “cappellata” (doppio errore) che consegna alla Spagna la possibilità di fare il primo gol.
Inutile che ci giriamo intorno. Il coach italiano potrebbe osare anche un po’ di più in certe occasioni. Di difensori bravi italiani, anche giovani, ce ne sono.
“Forse ho sbagliato modulo – ha detto a fine partita Mancini -, abbiamo fatto poco e la Spagna ha meritato“. Un’analisi lucida, ma che denota che se cambi modulo in corso d’opera metti i giocatori in confusione. E alla fine paghi pegno.
La gara è stata molto fisica, con entrambe le squadre preoccupate di pressare e non far giocare l’avversario. Per certi aspetti, l’idea di Mancini di non accettare il confronto con la Spagna sul piano del palleggio, dove gli iberici sono maestri, cercava dopo un primo scambio dal basso il lancio lungo a sorprendere la difesa delle furie rosse. E a volte la cosa ha funzionato, come nel caso del gol di Frattesi, annullato per qualche centimetro di fuorigioco.
La sconfitta per 2-1 contro la Spagna costa all’Italia l’accesso alla finale di Nations League. Gli Azzurri, puniti a 2′ dai supplementari dal gol di Joselu, erano andati a segno con il rigore di Ciro Immobile dopo il primo vantaggio spagnolo di Yeremi Pino: un ko, quello nella seconda sfida delle Finals, che porterà la squadra di Roberto Mancini a giocare la finale per il terzo posto, sempre a Enschede, domenica alle 15 contro i padroni di casa dei Paesi Bassi. A contendersi la terza edizione della Nations League, domenica sera, saranno quindi Croazia e Spagna.
Mancini ha schierato un modulo con tre difensori (Toloi, Bonucci e Acerbi), Di Lorenzo e Spinazzola a tutta fascia, Frattesi e Barella interni e Jorginho in regia. Davanti, Immobile e Zaniolo. Dopo tre minuti, però, la partita si è messa subito in salita per l’Italia: Bonucci ha perso il pallone in costruzione dal basso con Yeremy Pino che, freddissimo, ha battuto Donnarumma. Immediata la reazione dell’Italia: Jorginho ha imbucato il pallone per Zaniolo che ha calciato di sinistro trovando il braccio destro di Le Normand. Dal dischetto, glaciale Immobile nello spiazzare Unai Simon. Gol numero 16 in Azzurro per l’attaccante della Lazio, che non segnava in Nazionale da due anni esatti (Italia-Svizzera del 16 giugno 2021, gara della fase a gironi dell’Europeo).
Nessun problema per Donnarumma sul sinistro di Rodrigo (19′), pochi istanti prima del vantaggio dell’Italia annullato dal VAR per posizione di fuorigioco di Frattesi, servito con un’altra palla geniale da Jorginho. Partita vivace, con diverse occasioni da una parte e dall’altra, come quella capitata sul destro di Morata: la conclusione dell’attaccante, però, ha trovato la respinta di Donnarumma, che si è ripetuto al 43′ prima di un collo esterno di Toloi di poco alto.
Nella ripresa, Mancini ha presentato Darmian al posto di Bonucci e Dimarco al posto di Spinazzola. Un cambio anche per De La Fuente, con Asensio al posto di Rodrigo. Dopo tre minuti, occasione enorme per la Spagna: decisivo Donnarumma sul tocco sotto misura di Merino, con Morata che non è riuscito a trovare il tap in vincente.
Non perfetta, invece, l’uscita di Donnarumma, che ha lasciato a Rodri la possibilità di tentare l’acrobazia, alta di poco. Al quarto d’ora, altri due cambi per gli Azzurri: fuori Jorginho e Immobile, dentro Cristante e Chiesa. Proprio il giocatore della Juventus, da sinistra, ha crossato basso per Frattesi, ma il mancino del centrocampista del Sassuolo ha trovato il riflesso prodigioso di Unai Simon che ha disinnescato l’occasione più grande di tutto il secondo tempo per gli Azzurri.
Per l’ultimo quarto d’ora, Frattesi ha lasciato il posto a Verratti. All’88’, però, è arrivato il gol della vittoria per la Spagna, segnato da Joselu – entrato da pochi minuti (non è la prima volta che questo attaccante come entra segna) -: l’attaccante dell’Espanyol ha approfittato della doppia deviazione di Cristante e Toloi sul destro di Rodri e ha battuto Donnarumma. L’Italia dovrà accontentarsi, come due anni fa, della finale per il terzo posto. (U.S.)