Il cielo di Poznan era sul punto di tingersi d’azzurro, ma la Croazia impone il secondo pareggio alla Nazionale di Cesare Prandelli, bella ma non altrettanto prolifica. La squadra c’è, ma i risultati non la premiano, Il primo tempo è un assolo dell’Italia, che nella ripresa lascia spazio alla maggiore aggressività degli avversari, bravi e fortunati a riequilibrare il risultato. Il botta e risposta contro la Croazia, dopo quello decisamente più positivo contro la Spagna campione del mondo, impone la vittoria nel prossimo match contro l’Irlanda, sperando che Spagna e Croazia se la giochini sportivamente e non facciano calcoli, per potersi qualificare a conclusione della fase a gironi.
Prandelli conferma l’undici iniziale della gara d’esordio contro la Spagna con il 3-5-1 che vede De Rossi centrale difensivo e Balotelli a fianco di Cassano in avanti. La Croazia, al di là dello schieramento 4-4-2, è squadra camaleontica. Un’Italia compatta e determinata prende in mano le redini del gioco, facendo pressing e provando a spingere sulle fasce laterali. Dopo 3’ Giaccherini serve Balotelli che si destreggia in area e gira verso la porta croata mandando di poco a lato. All’11 ci prova Marchisio con una bordata forte e tesa da 25 metri che lambisce l’incrocio dei pali. Al 14’ lancio al bacio di Pirlo per Batoletti che in area croata prova a fare la sponda per Marchisio, anticipato al momento del tiro. Un minuto dopo botta centrale di Balotelli che costringe il portiere alla respinta con i pugni. Dopo un quarto d’ora di pressione continua, gli azzurri allentano la morsa e la Croazia prova a uscire fino a quando al 20’ l’inoperoso Buffon deve bloccare un tiro cross insidioso di Srna su cui non arriva d’un soffio la punta centrale Jelavic. La Croazia guadagna campo, ma al 29’ Cassano sale in cattedra con uno scatto perentorio sulla destra, dribbla un avversario e si porta in area provando a innescare il tiro di Marchisio con un retropassaggio intercettato dalla difesa avversaria. Al 32’ numero di Pirlo che crossa in area dove nessuno degli azzurri riesce a svettare. Nel prosieguo dell’azione Cassano sfrutta una verticalizzazione e prova a incrociare il tiro mancando lo specchio della porta difesa da Pletikosa. Al 37’ la più ghiotta occasione per l’Italia con Cassano che pesca in area Marchisio, ai cui tentativi di tiro si oppone due volte Pletikosa in uscita. Il gol del vantaggio arriva al 39’ con un’autentica magia di Pirlo su calcio di punizione dal vertice sinistro dell’area croata. Un’esecuzione perfetta con una traiettoria tagliata che manda il pallone nell’angolo destro di Pletikosa. Al 42’, su corner di Pirlo, colpo di testa di Cassano che sfiora l’incrocio dei pali. Il primo tempo si conclude con un contropiede croata concluso da Mandzukic con un tiro che Buffon para con sicurezza. Un primo tempo in cui emerge la continuità, lucidità e dinamismo di Marchisio, che attacca gli spazi e prova gli inserimenti centrali.
La ripresa inizia con due tentativi di Modric che non destano preoccupazione a Buffon. Dopo 10’ del secondo tempo gli ultras croati danno segnali di tensione e insofferenza lanciando fumogeni in campo. Per fortuna resta un gesto isolato, per quanto stupido. L’arbitro Webb, praticamente impeccabile nelle decisioni, punisce con il giallo una trattenuta di Thiago Motta, che poi però subisce una pesante gomitata dal capitano croato Srna, non vista né punita. Al quarto d’ora Balotelli prova il tiro da trenta metri sfiorando la traversa. Al 17’ Prandelli richiama Thiago Motta e inserisce Montolivo. Il ritmo della gara cresce. A metà del secondo tempo Di Natale rileva Balotelli, che non esce soddisfatto nonostante la staffetta annunciata. Al 27’ la Croazia agguanta il pareggio con Mandzukic che approfitta di un lungo cross su cui Chiellini non riesce a intervenire finendo scavalcato e permettendo all’avversario di colpire davanti a Buffon. Il pallone sbatte sulla parte interna del palo e si insacca. Subito dopo la mezz’ora Montolivo prova a sorprendere Pletikosa che respinge. Al 32’ il guardalinee rileva un fuorigioco di Maggio che in realtà si trova in posizione regolare. Poi c’è l’ammonizione per Montolivo, punito per gioco pericoloso. Al 38’ Prandelli gioca la carta Giovinco al posto di Cassano. La formica atomica entra subito in partita, ma gli ultimi minuti, compresi i 5 di recupero, sono confusi e spezzettati. Troppo tardi per rimediare.