Venerdì 4 agosto la Federazione gioco calcio comunicava con un pizzico di orgoglio di aver definito un nuovo progetto tecnico del Club Italia. Era stato dato al Ct Roberto Mancini il compito di coordinamento dalla Nazionale A all’Under 20. Questo avrebbe voluto dire applicare gli stessi stili e sistemi di gioco. Un modo per facilitare il travaso da una squadra all’altra con gli stessi concetti e quindi un modo facile per poter fare il salto di categoria.
“Diamo vita a una nuova fase del Club Italia, si tratta di un’evoluzione e non di una rivoluzione – dichiarava il Presidente della FIGC Gabriele Gravina – perché ripartiamo con idee nuove, ma anche da alcuni punti fermi del nostro progetto tecnico. Un progetto coerente, che ribadisce l’opportunità, prima ancora che la necessità, di lavorare come una filiera, il cui unico fine è far maturare il talento”.
Oggi, invece, la stessa Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata.
“Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023 – scrivono a mezzo comunicato stampa gli organi ufficiali -; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale“.
Cosa sarà successo nel frattempo? Qual è l’elemento che ha fatto rompere l’idillio che si era appena creato? Lo scopriremo vivendo. (E.P.)