Senza Montolivo e centrattacco

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montolivo-infortunatoLo choc della tibia fratturata di Montolivo dopo 13’ del test disputato a Londra contro l’Irlanda ha stravolto la comitiva azzurra ancor prima che il ct Prandelli diramasse la sua lista per il Brasile. Chissà quali sarebbero state le sue scelte senza il grave infortunio che ha privato l’Italia di un importante tassello del centrocampo. Prandelli deve essersi convinto, alla luce delle risultanze atletiche e dell’approccio mentale messi in mostra dai singoli azzurri, che le strategie tecniche e tattiche dovessero essere riviste alla luce del materiale umano a disposizione. E inoltre che questa Italia non possa e non debba dare punti di riferimento agli avversari. Insomma, camaleontica quanto basta. Il giorno dopo il match-test londinese sono arrivate certezze attese e maturate nuove perplessità. Giuseppe Rossi incassa il biglietto di sola andata da Coverciano a casa, qualche giorno dopo aver ricevuto le scuse di Marcello Lippi, pentito di non averlo portato in Sudafrica nel 2010. E’ chiaro che Prandelli non ritiene il bravo e sfortunato attaccante in grado di garantire quella continuità fisica e mentale necessaria per affrontare il Mondiale. Dopo l’ennesimo, grave infortunio Pepito Rossi è tornato, ma non esattamente quello di prima. Il maggiore indiziato a rimpiazzarlo sembrava Mattia Destro, ma pure lui resta a casa. Il ct punta su Balotelli, che non è una prima punta, e Cassano e sulla coppia torinista Cerci-Immobile, con l’aggiunta di Insigne, una variabile per la fascia sinistra con propensione ad accentrarsi. Nel reparto avanzato sarà un’Italia di movimento, che punta sugli inserimenti da dietro. La lista definitiva è composta da 23 giocatori più uno. Quello in più è l’interista Ranocchia, pronto a rimpiazzare, fino a 24 ore prima dell’esordio con l’Inghilterra, qualcuno dei difensori non bene in forma. Per il reparto arretrato sono stati scelti gli esterni del Milan, Abate e Di Sciglio, il trio juventino Barzagli, Bonucci e Chiellini, la sorpresa torinista Darmian e il centrale Paletta del Parma. Tra i pali l’inamovibile Buffon, l’ottimo Perin e il parigino Sirigu.

L’impressione è che il grave infortunio patito da Montolivo, oltre a tenere il calciatore lontano dall’attività per almeno quattro mesi, sovverta lo schema delle pedine nella zona mediana del campo. Al posto del milanista entra Aquilani, perché le performance di Verratti e la capacità di adattamento di Candreva non sono in discussione. Accanto a Pirlo e De Rossi, ci sono Parolo, Marchisio e Thiago Motta, che vorrà cancellare la sfortunata apparizione di due anni fa nella finale dell’Europeo 2012.

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