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Numeri da Dea

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Fabio Manara

Regina, anzi Dea, in Italia e in Europa. Fino a
quando si è potuto giocare, l’Atalanta ha
inanellato numeri impressionanti, che le hanno
permesso di conquistare il quarto posto
provvisorio in campionato e anche i quarti di
finale di Champions League, arrivati con un
crescendo di prestazioni e di risultati da fare
impallidire tutte le altre squadre partecipanti alla
manifestazione.
Se l’obiettivo di un’azione è segnare, i nerazzurri
hanno capito bene come si fa, visto che sono ben
70 i gol messi a segno dai ragazzi di mister
Gasperini (migliore attacco in Serie A), con una
media di 2,8 reti a partita. Questi 70 centri
arrivano dopo 376 conclusioni totali, di cui 226 in
porta e 150 fuori.
Tra i fattori che più incantano i commentatori, i
cross dell’esterno di destra e gol dell’esterno di
sinistra (o viceversa). Della marea di cross, 151
quelli “utili” mentre gli assist veri e propri sono
stati 43 (Papu Gomez ne ha realizzati otto, Duvan
Zapata e Rafael Toloi cinque a testa).
A proposito di esterni, il giocatore dell’Atalanta
che ha corso di più in senso assoluto è Timothy
Castagne, con 10.869 chilometri percorsi, in “sole”
14 presenze, contro i 10.345 e i 10.403 di Robin
Gosens e Hans Hateboer che, però, hanno
giocato rispettivamente 22 e 21 match.
Insomma, questa Atalanta corre e lo fa bene,
perché se è nona in classifica in questa particolare
graduatoria (media 108.908 chilometri).
Numeri lusinghieri sono anche quelli delle parate
effettuate (59, 20° valore di Serie A) e quello dei
gol di testa, 7 complessivamente nonostante il
giocatore più alto della rosa, Josip Ilicic, non
contempli affatto questo fondamentale.
Lo sloveno resta comunque il quinto marcatore del
campionato con 15 centri e precede Luis Muriel
con 13 (il colombiano è il giocatore più decisivo
dell’intero torneo da subentrato).
Ilicic risulta essere anche il secondo per passaggi
chiave (22).
Dietro non si balla anche perché superare difensori
del calibro di José Palomino e Berat Djimsiti è
molto complicato: l’argentino è quarto in classifica
con 328 recuperi. Nella top 10 c’è anche l’albanese
con 312.
Infine va ricordato che la FIFA ha inserito
l’Atalanta fra le cinque “hit” dell’anno, vale a dire
le sue storie di successo della stagione 2019-2020
fino al momento della sospensione delle attività e
le goleade contro in campionato contro Parma (5-
0), Milan (5-0), Torino (7-0) e Lecce (7-2). Questa
Dea è da applausi.

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