La Juventus resta ancora tabù per l’Atalanta che non riesce a batterla allo stadio di Bergamo dal 2001. La sconfitta di misura contro i campioni d’Italia è addolcita dalla salvezza certa e dalla consapevolezza di avercela messa tutto per ottenere quantomeno il pareggio, che sarebbe stato meritato. Peccato per i disordini provocati dai tifosi organizzati juventini, che rischiano di rovinare la festa. A leggere le formazioni si direbbe che mezza Juve campione d’Italia siede in panchina. A riposo cautelare Buffon, mister Conte tiene al suo fianco Marchisio, Vucinic Bonucci, Vidal e Lichtsteiner insieme a Giovinco, l’ex Peluso e la meteora Anelka. Entrambi i tecnici si affidano al 3-5-2. I bianconeri presentano Storari tra i pali, Caceres, Marrone e Chiellini in difesa, centrocampo formato da Isla , Giaccherini, Padoin e De Ceglie con Pirlo in regia, Matri e Quagliarella in attacco. Colantuono, dopo aver messo in castigo il piuttosto irrequieto Livaja trasformatosi in boxer durante l’allenamento settimanale, si affida alla coppia Denis-Bonaventura per tentare di scardinare la difesa juventina. A centrocampo Carmona, Cigarini e Biondini con Raimondi e Del Grosso esterni, mentre davanti a Consigli sono schierati Scaloni, Stendardo e Canini
Si inizia con un lancio in area al 3’ per Giaccherini che controlla e tiro di destro, Consigli blocca a terra. Subito una tegola per Colantuono a causa di un infortunio muscolare a Raimondi, costretto a uscire e sostituito da Giorgi. Dopo una fase di studio la Juventus passa in vantaggio al 17’ con Matri che aggancia il pallone servito in profondità da Giaccherini, si gira e di sinistro supera Consigli. L’Atalanta risponde al 20’ con un cross di Scaloni che Denis devia di testa a fil di palo. Ci prova Bonaventura al 24’ da fuori area ma la sua conclusione finisce alta. Mentre le fasi della partita non registrano azioni significative, le continue intemperanze sugli spalti con lanci di materiale pirotecnico dal settore che ospita i tifosi juventuni, impongono al direttore la sospensione temporanea della gara dopo 28’. Una coda degli incidenti verificatisi fuori dallo stadio prima dell’incontro. Si riprende dopo circa 8’ di stop e alla mezz’ora Denis si libera per il tiro mancando di poco lo specchio della porta. Un minuto dopo Quagliarella controlla in area con un colpo di tacco ma Consigli lo precede abbrancando il pallone. Al 33’ Del Grosso prova la botta da fuori area ma la conclusione è fuori misura. Con il passare dei minuti crescono la personalità e la convinzione dell’Atalanta che al 38’ va vicinissima al pareggio con Denis, abile ad allargarsi in area bianconera e ricevere l’assist di Bonaventura ma il tiro dell’argentino si stampa sul palo. Il primo ammonito è Andrea Pirlo, che trattiene Denis a centrocampo in fase di ripartenza. E sinceramente desta perplessità l’applauso che l’uomo faro bianconero riserva al settore dei sostenitori bianconeri verso cui la squadra si prodiga per far cessare i lanci.
Al 5’ della ripresa Giorgi trattiene Matri all’ingresso dell’area di rigore e viene ammonito. Nulla di fatto sulla conseguente punizione calciata da Pirlo. Due minuti dopo, nel giro di 30 secondi, prima Bonaventura conclude centralmente, poi Cigarini con un tiro cross per poco non inganna Storari che vede il pallone lambire il palo. La Juve controlla e fa girare palla, ma l’Atalanta è aggressiva. Al 12’ Biondini conclude di testa su cross di Giorgi con pallone tra le braccia di Storari, il quale subito dopo deve respingere un tiro a giro di Bonaventura. A metà ripresa entrano in campo Anelka e Vidal al posto di Quagliarella e Padoin, mentre nelle file dell’Atalanta Moralez subentra a Carmona. Alla mezz’ora esce De Ceglie per fare posto a Peluso che fa ritorno sul campo dove si è affermato prima di passare alla Juve. L’ultima mossa è di Colantuono con l’ingresso di Parra che rileva Del Grosso. Al 35’ la partita si accende per due episodi a distanza di pochi secondi. In area juventina Caceres tocca il pallone con il braccio ma arbitro e giudice di porta sorvolano, sulla ripartenza dei bianconeri Vidal arriva davanti a Consigli che respinge la conclusione. Quando mancano poco più di 5 minuti al 90’ arriva la notizia della sconfitta del Palermo che segna la salvezza aritmetica dell’Atalanta.
ATALANTA-JUVENTUS 0-1
Atalanta (3-5-2): Consigli 6 Scaloni 6 Stendardo 6 Canini 6 Raimondi sv (6’ pt Giorgi 6) Carmona 6.5 (23’ st Moralez sv) Cigarini 6.5 Biondini 7 Del Grosso 6 (35’ st Parra sv) Bonaventura 7 Denis 6.5. A disposizione: Polito, Capelli, Bellini, Radovanovic, Troisi, Contini, Brivio, Ferri, De Luca. Allenatore: Colantuono
Juventus (3-5-2): Storari 6 Caceres 6 Marrone 6 Chiellini 6 Isla 6 Giaccherini 6.5 Pirlo 6 Padoin 6 (23’ st Vidal 5.5) De Ceglie 6 (30’ st Peluso sv) Quagliarella 6 (23’ st Anelka sv) Matri 6.5. A disposizione: Rubinho, Branescu, Marchisio, Vucinic, Giovinco, Bonucci, Lichtsteiner. Allenatore: Conte
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6
Assistenti: Marrazzo di Tivoli e Fiorito di Salerno; quarto ufficiale: Liberti di Genova; giudici di porta: Ostinelli di Corno e Mariani di Aprilia
Marcatori: pt 17’ Matri
Ammoniti: Pirlo, Giorgi, Stendardo, Cigarini
Recupero: 1’, 2’