Juve a caccia di record

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Juventus vs. Shakhtar Donetsk - UEFA Champions League 2012-2013La Juventus è scudettata ma non ancora paga. Antonio Conte applica il turn-over ma la squadra risponde e passa a Bergamo con un gol di Matri contro un’Atalanta generosa e mai doma. Una partita leale e ben giocata, purtroppo guastata da incidenti fuori e all’interno dello stadio, dove i ripetuti lanci di fumogeni e materiale lapideo da parte del settore occupato dai supporters bianconeri costringono le forze dell’ordine e il direttore di gara a sospendere il gioco per quasi dieci minuti al 28’ del primo tempo. I bianconeri, anche per bocca dell’allenatore in seconda Alessio, inseguono il record di punti di Fabio Capello e non faranno sconti fino al termine del campionato. L’Atalanta esce sconfitta ma tra gli applausi, certa della salvezza aritmeticamente raggiunta. Per il resto la terz’ultima giornata finisce per emettere quasi tutti i responsi. Cominciamo dal Napoli che scende in campo a Bologna e strapazza gli avversari con un secondo tempo irresistibile, conquistando la certezza del secondo posto e la qualificazione diretta alla fase a gironi della prossima Champions. E la squadra di Pioli, dopo la mezza dozzina di gol presi all’Olimpico ne incassa tre dai partenopei, a segno con Hamsik, Cavani su rigore e Dzemaili. Il Milan passeggia contro l’ormai retrocesso Pescara e in riva all’Adriatico chiude i conti con quattro reti, due di Balotelli che apre su rigore e chiude la serie su azione dopo le firme di Muntari e Flamini. Grazie a questo successo i rossoneri mantengono quattro lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina che passa a Siena, condannando praticamente alla retrocessione i cugini toscani, con un gol di Gonzalo. Le squadre di Allegri e Montella continuano a contendersi il terzo posto utile per l’accesso ai preliminari di Champions.

Dopo tredici anni Inter fuori dalle Coppe europee, appena tre stagioni dopo lo storico Triplete targato Mourinho. La squadra di Stramaccioni ce la mette tutta a San Siro ma viene sconfitta dalla Lazio più per propri errori che per meriti dell’avversario. I nerazzurri fanno la partita e creano tante occasioni, sventate da Marchetti o sprecate per imprecisione. La squadra di Petkovic passa in vantaggio per una clamorosa disattenzione tra Ranocchia e il portiere Handanovic che si ostacolano per contrastare Floccari e finiscono per mandare il pallone in rete. Dopo il pari di Alvarez, Lazio ancora avanti prima dell’intervallo con un calcio di rigore trasformato da Hernanes. Alvarez, da parte sua, sbaglia dagli undici metri scivolando sul dischetto. Un episodio emblematico in una stagione in cui all’Inter niente va bene. E nel finale la Lazio arrotonda incamerando tre punti che la riappaiano alla Roma, clamorosamente sconfitta nell’anticipo all’Olimpico dal Chievo. I giallorossi fanno e disfano, finendo intrappolato nelle maglie dei veronesi, nonostante le magie di Totti che nel primo tempo coglie la traversa. Il gol di Theurou nel finale firma la salvezza del Chievo e cancella i benefici del successo romanista a Firenze. Chi va alla grande è l’Udinese che gioca un match difficile e palpitante sul campo del Palermo, all’ultima spiaggia. Due volte in vantaggio con Muriel e Angella, la squadra di Guidolin viene raggiunta prima da Miccoli su rigore e poi da Hernandez, quindi cancella le speranze dei rosanero con una zampata di Benatia. Udinese lanciata verso l’Europa League, Palermo con un piede e mezzo in B. Le lacrime di Miccoli a fine partita raccontano il difficile momento. La Sampdoria pareggia in casa con il Catania e raggiunge anch’essa la certezza aritmetica della salvezza. Il Parma batte e scavalca il Cagliari con un gol di Rosi nel finale di gara, piazzandosi nella parte sinistra della classifica, quella della top ten.

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