Cavani trascina Napoli in vetta

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La Juventus frena e conserva l’imbattibilità in campionato, ma viene raggiunta in testa alla classifica dal Napoli che travolge la Lazio. La trasferta di Firenze si rivela più difficile del previsto per i bianconeri che chiudono sullo zero a zero ma rischiano molto subendo l’iniziativa dei viola, vicini al gol con una traversa di Jovetic e un’occasione fallita da Ljalic. Alla fine si può ben dire di aver visto in campo la migliore Fiorentina dell’ultimo decennio (parole e dedica di patron Della Valle) e la Juve meno efficace degli ultimi tempi, giacché l’ultima partita senza reti segnate risaliva a marzo scorso. La chiave di lettura del match è nel confronto a distanza tra il cileno Pizarro e Andrea Pirlo, vinto nettamente dal primo che detta i tempi e dispensa passaggi precisi agendo anche in fase di copertura. Il turno infrasettimanale è tradizionalmente insidioso per le squadre impegnate su più fronti e la squadra di Antonio Conte e Massimo Carrera non tradisce la regola. Di positivo c’è che i bianconeri reggono l’urto anche quando non sono in giornata. Sul fronte opposto Montella può essere soddisfatto dell’atteggiamento della Fiorentina.

Il Napoli non fa sconti e si rilancia superando nettamente la Lazio dopo il pareggio di Catania ottenuto giocando tutta la gara in superiorità numerica. Il San Paolo festeggia la magica serata di Cavani, autore di una tripletta che potrebbe diventare poker se l’uruguayano non sbagliasse nel finale un calcio di rigore concesso per fallo su Insigne. Ma c’è anche Hamsik, diventato leader e protagonista indiscusso. La squadra di Mazzarri gira a meraviglia e sembra aver trovato il giusto equilibrio e la convinzione di poter disputare un campionato di vertice. Seconda battuta d’arresto consecutivo per la squadra di Petkovic che vanifica in soli tre giorni il bell’inizio di campionato. L’episodio più bello in casa laziale è il gesto di Klose che, dopo aver spinto con la mano il pallone in rete con il punteggio ancora sullo 0-0, confessa all’arbitro l’irregolarità.

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Potrebbe essere la giornata di Francesco Totti, che contro la Sampdoria segna il gol n. 216 in serie A raggiungendo campioni del calibro di Giuseppe Meazza e Josè Altafini nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Purtroppo per la Roma, un’indecisione di Stekelenburg consente ai blucerchiati di pareggiare. La spinta continua dei giallorossi nella notte dell’Olimpico non produce effetti, anche per merito del portiere doriano Romero. La maledizione del terreno amico si sposta così da Milano a Roma, dove la squadra di Zeman ancora non ha visto in questo campionato.

Il Faraone El Shaarawy rompe il digiuno del Milan a San Siro segnando una doppietta contro il Cagliari. Quella rossonera non è ancora la squadra che ti aspetti, ma riesce a guadagnare tre punti per ridare ossigeno alla sua classifica. Sorrisi per Tassotti che siede sulla panchina del Milan per la squalifica di Massimiliano Allegri. L’Inter passa al Bentegodi sviluppando un gioco lineare, non pienamente esaltante ma utile allo scopo. Dopo il gol iniziale di Pereira, in sospetta posizione di fuorigioco, ci pensa Cassano a chiudere i conti segnando la rete n. 90 in A e festeggiando la 300esima presenza. Sale in classifica anche il Catania, che rovina la 400esima panchina da allenatore di Stefano Colantuono battendo l’Atalanta, in vantaggio con Moralez che ad inizio di ripresa sfrutta un errore nel controllo con i piedi del portiere Andujar, poi sorpassata nel giro di un quarto d’ora dal colpo di testa di Spolli e da un tocco in diagonale di Barrientos. Il Catania, già salvato dalla traversa nel primo tempo, rischia grosso nel finale ma salva il risultato. Perdura la crisi del Palermo che incassa un eurogol a Pescara e impone al tecnico Gasperini di masticare ancora amaro perché, come accaduto a Bergamo contro l’Atalanta, il gol partita viene messo a segno al 41’ del secondo tempo, Si tratta del primo successo per la squadra di Stroppa, mentre il Palermo fornisce segnali preoccupanti di inconsistenza.

Dopo i due calci di rigore a favore nella gara casalinga pareggiata con la Fiorentina, il Parma se ne vede assegnare altrettanti contro allo stadio Marassi, dove il Genoa è costretto a inseguire. Due volte sul dischetto, Borriello manda sul palo il primo tentativo e si riscatta nella seconda occasione spiazzando il portiere Mirante. Il Torino chiude a reti bianche la sfida con l’Udinese ma i toscani possono recriminare avendo colpito la traversa e l’incrocio dei pali. Un buon punto per entrambe le compagini. Stupisce il Siena, che segue le orme dell’Atalanta dello scorso campionato. Penalizzata di sei punti, la squadra toscana guidata da Serse Cosmi risale a quota +2 grazie al successo nel posticipo contro il Bologna, maturato grazie a una rete di Calaiò e la complicità della deviazione di un difensore.

In classifica, Juventus e Napoli al comando con 13 punti, seguite dalla Sampdoria a quota 10, Inter e Lazio 9, Fiorentina, Roma e Catania 8. Seguono. Genoa 7, Milan 6, Torino, Atalanta, Parma e Udinese 5, Bologna e Pescara, Chievo 3, Cagliari Siena 2, Palermo 1.