Da Jo-Jo ai giudici di porta

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Ci sono giocatori, in primis il viola Jovetic, che ripongono nel dimenticatoio i top-players approdati in lidi più ricchi, e arbitri prestati al nuovo ruolo di guardiani del fondo campo che scansano le polemiche. Il campionato di serie A e gli spettatori ringraziano. Il primo gol della nuova annata lo segna a Firenze un giovane attaccante pescato dall’Udinese non si sa dove,il brasiliano Maicosuel, bravo e intelligente nell’inserimento in area viola e nell’aggiramento di una difesa nell’occasione stile calcio balilla. Il merito dell’assist va ascritto a Muriel, un’altra pedina ben indovinata nello schieramento di Guidolin, che tiene Di Natale in panchina. Sta di fatto però che nella gara inaugurale la Fiorentina di Montella, disposta con il 3-5-2, domina in lungo e in largo in forza di una percentuale di possesso palla ben superiore. E se il primo tempo si chiude con l’Udinese inaspettatamente in vantaggio, la ripresa è tutta a tinte viola con il portiere friulano Brkic costretto a superarsi. Il pareggio di Jovetic è favorito da una deviazione che inganna Brkic, poi gli ingressi di El Hamdaoui al posto di Ljajic e soprattutto dell’ex leccese Quadrado imprimono alla squadra di Montella una spinta ulteriore. L’incrocio dei pali colpito da Pasqual è il preludio al capolavoro finale di Jovetic: il montenegrino riceve un lungo lancio sul vertice sinistro dell’area udinese, controlla e dopo un paio di finte piazza il pallone rasoterra nell’angolo alla sinistra di Brkic. Un colpo da biliardo che decide la sfida del Franchi.

A Torino l’esordio vincente della Juventus campione d’Italia porta la firma di Lichtsteiner (tra i più in forma, un errore privarsene) e Pirlo con uno dei suoi proverbiali calci di punizione che il portiere Mirante blocca quando il pallone ha varcato la linea. Se ne accorge il giudice di porta che assegna il gol. Accade tutto nel secondo tempo, perché nei primi 45′ il Parma resiste meritevolmente. Un errore del guardalinee di destra, che non segnala la posizione di Lichtsteiner quando Mirante lo affronta fallosamente provocando il calcio di rigore, non inficia il risultato perché dal dischetto Vidal si fa respingere la conclusione. Antonio Conte osserva tutto dall’alto della tribuna in un box protetto dal vetro oscurato. In panchina c’è Massimo Carrera, che non fa rimpiangere il titolare. Nel secondo tempo la Juve sblocca grazie allo spunto di Asamoah, schierato esterno a sinistra nella cinquina di centrocampo e migliore dei bianconeri, che s’incunea in area dalla linea di fondo e serve al centro dove Lichtsteiner non sbaglia. Poi il raddoppio vidimato dall’occhio di falco umano appostato a non più di tre metri dalla porta. Le immagini evidenziano l’errore di Mirante che abbranca il pallone una spanna al di là della linea bianca. La Juve c’è, il Parma di Donadoni è ancora su ritmi lenti e le sole accelerazioni di Biabiany non bastano.

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