Poco Milano, tanto Genoa

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antonelliIl 14esimo turno di campionato, precedente l’ultimo impegno della fase a gironi di Champions League, ha concentrato inevitabilmente l’attenzione su Juventus e Roma. I campioni d’Italia hanno chiuso a reti bianche la partita all’Artemio Franchi dove la Fiorentina in tempi recenti ha costruito vittorie memorabili. Non che i bianconeri avessero timore di cadere al cospetto della squadra di Montella, ma la partita si è sviluppata in modo tale da fare considerare il pareggio equo. La sorpresa, semmai, è arrivata da Roma, dove i giallorossi di Garcia hanno visto i sorci verdi quando Zaza si è fatto beffa di De Sanctis, sorpreso in fase di rinvio gestita a mò di dopolavoro, mettendo la firma sul raddoppio del Sassuolo. A fine primo tempo la frittata sembrava cotta e servita, anche perché tutto si può dire fuorché le vicende extracalcistiche non abbia influito su Daniele De Rossi, pescato per due volte in gioco falloso, la seconda in palese strattonamento a un avversario che se ne stava andando verso la porta giallorossa. L’espulsione di capitan futuro, in una Roma che ha lasciato a riposo Totti in vista del match di Champions con il Manchester City, ha reso le cose più difficili fino all’ingresso di Gervinho, il quale si è procurato il calcio di rigore trasformato da Ljajic, il quale poi ha siglato da par suo il gol dell’insperato pareggio. Ergo, al vertice tutto resta immutato se non in media inglese, visto che la Roma con tre punti avrebbe avvicinato la Juve a una sola lunghezza.

Non è più sorpresa il Genoa, che sale al terzo posto, cosa che non accadeva dal lontano 1929. Il grifone ha fatto un sol boccone di un Milan troppo plastico, che vive di individualità più che di gioco di squadra. Decisivo Antonelli, che svetta in area rossonera su palla inattiva. La personalità della squadra di Gasperini è sorprendente. Una dimostrazione di quanto riesca a fruttare il lavoro basato sulla sintonia degli schemi e la tenuta agonistica. Anche a Milano nel giorno della sua ricorrenza Sant’Ambrogio non fa miracoli. L’Inter s’illumina per 45 minuti e sembra possa avere ragione dell’Udinese guidata dall’ex tecnico Stramaccioni. Invece nella ripresa Mancini vede la sua squadra involversi inspiegabilmente, perdere lucidità al punto che, dopo il pareggio ottenuto da un elegante Fernandes, Palacio inventa un retropassaggio hamikaze su cui si avventa Theraeu che ribalta il risultato e condanna i nerazzurri. Mancini non è un mago ma ha iniziato a lavorare su un tessuto tecnicamente ineccepibile se non fosse che giocatori di grande qualità scadono all’improvviso.

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Al pari del Genoa, neppure la Sampdoria può dirsi una sorpresa. Mihajlovic ha dato una impronta maiuascola a una squadra che gira a meraviglia. Vedere il presidente doriano Ferrero agitarsi sotto il settore che ospita i tifosi ospiti al Bentegodi fa pensare a una sola cosa. Che i blucerchiati hanno sbancato pure in casa del Verona. Galeotta la verticalizzazione di Gabbiadini in area per Eder, steso da Marquez che se ne va anzitempo sotto la doccia. Il Verona in dieci pareggia con Toni, ma poi la Samp prende il sopravvento andando a segno con Okaka e Gabbiadini, due tipi da azzurro, e si piazza al quarto posto a una sola lunghezza dai cugini genoani. Scherzi da provinciale anche al San Paolo, dove il Napoli va sotto di due reti contro l’Empoli, che ha in Maccarone il suo ispiratore in fase offensiva. Higuain, in panchina o in campo, non fa differenza, Hamsik è il fantasma di se stesso, ci pensano Zapata e De Guzman a salvare la squadra di Benitez, che potrebbe ribaltare addirittura il risultato se Callejon non fallisse a tu per tu con il portiere toscano. Di fatto i partenopei perdono passo e terzo posto. L’Empoli intasca un punto pesante sul cammino verso la salvezza. Capovolgimenti di risultato anche a Parma e Bergamo. La squadra di Donadoni cede alla Lazio, ma sulla sconfitta (la 12esima su 14 partite disputate) pendono le errate valutazioni di un guardalinee che annulla un gol regolare del Parma per fuorigioco inesistente. Al vantaggio del Parma, firmato da Palladino al 45′, risponde Stefano Mauri ma almeno 15 secondi oltre i tre minuti di recupero concessi a fine primo tempo. Al 14′ della ripresa il gol decisivo del laziale Felipe Anderson, che approfitta di un gentile regalo di Gobbi. A Bergamo l’Atalanta rimonta il Cesena reagendo a due giocate vincenti nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo ad opera di Defrel, che gioca letteralmente a biliardo con i difensori. In pieno recupero, prima dell’intervallo, Benalouane accorcia le distanze e riapre il match, raddrizzato definitivamente nei primi 7 minuti della ripresa da Stendardo, autore di un tap-in, e Moralez, che approfitta di una indecisione tra il difensore Capelli e il portiere cesenate Leali per insaccare a porta vuota. Nella ripresa i bergamaschi colpiscono due legni e falliscono altre occasioni per aumentare il bottino. Colantuono torna al successo e bacchetta la parte del pubblico di casa, reo di aver fischiato la prestazione dei nerazzurri nel primo tempo; Bisoli annuncia di essersi preparato con serenità all’avvicendamento con Di Carlo, che arriva puntuale 48 ore dopo. Clima poco sereno anche in casa del Toro, che pareggia in casa con il Palermo. Il tecnico Ventura, squalificato e costretto ad assistere alla partita dal box insieme al presidente Cairo, mastica amaro quando i rosanero mettono la freccia due volte: a Rigoni risponde Martinez, poi Dybala inventa l’ennesima magia e nel secondo tempo Glik rimette le cose a posto, consentendo ai granata di guadagnare un punto. Non abbastanza per allontanarsi dai bassifondi. Qui ristagna il Cagliari, evidentemente affaticato dai 120 minuti in Coppa Italia, che cede ancora una volta in casa, dove non ha ancora vinto. Il Chievo fa suo il lasciapassare e abbandona il terz’ultimo posto a discapito dei sardi. Così è il calcio.

Risultati 14a giornata: Fiorentina-Juventus 0-0 Roma-Sassuolo 2-2 Torino-Palermo 2-2 Napoli-Empoli 2-2 Atalanta-Cesena 3-2 Genoa-Milan 1-0 Parma-Lazio 1-2 Inter-Udinese 1-2 Cagliari-Chievo 0-2 Verona-Sampdoria 1-3

Classifica: Juventus 35 Roma 32 Genoa 26 Sampdoria 25 Napoli 24 Lazio 23 Sampdoria 22 Milan 21 Fiorentina 20 Sassuolo 19 Palermo 18 Inter 17 Empoli 15 Verona Atalanta 14 Torino Chievo 13 Cagliari 11 Cesena 8 Parma 6