Pari Juve sulla via dello scudetto

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Cavani e ChielliniNon sono più i tempi di Maradona, ma l’entusiasmo e la cornice del San Paolo formano la giusta atmosfera per l’attesissima sfida scudetto con la Juventus. Una sfida apertissima, che le due contendenti chiudono con un pareggio per 1-1 che lascia intatte le distanze e aperti i giochi. In realtà, in virtù degli scontri diretti, la Juventus si ritaglia un ulteriore vantaggio per via del bilancio degli scontri diretti. Forse, inconsapevolmente, è il risultato più gradito a due squadre che provano a superarsi ma senza scoprirsi. Non è la serata di Marchisio, che prometteva scintille, e neppure quella di Cavani, rimasto ancora a secco, nonostante una gara generosa.

Mazzarri schiera il 3-4-1-2 con Campagnaro, Cannavaro e Britos davanti a De Sanctis, centrocampo formato da Maggio, Behrami, Inler e Zuniga, mentre Hamsik agisce alle spalle di Cavani e Pandev. Il 3-5-2 di Antonio Conte vede Barzagli, Bonucci e il rientrante Chiellini davanti a Buffon, linea di centrocampo con Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio e Peluso, in attacco Vucinic e Giovinco. Il Napoli arriva al tiro in 10 secondi con un assist di Pandev dal fondo per Hamsik che tira alto, riprovandoci al 4’ e spedendo sempre oltre la traversa. Al 7’ Juve pericolosa con Giovinco, sulla cui conclusione De Sanctis respinge con i pugni. Quando Pirlo al 10’ scodella al centro aggirando Behrami, Chiellini è perfetto nello stacco di testa che manda il pallone nell’angolo destro alle spalle di De Sanctis. Il Napoli, visibilmente scosso dallo svantaggio, prova a rispondere al 14’ con un’azione tambureggiante di Cavani e Pandev la cui conclusione viene smorzata. Ma al quarto d’ora i bianconeri rischiano di far male ancora con un cross di Vidal da destra raccolto di testa da Vucinic che prova a prendere in controtempo De Sanctis mandando il pallone poco lontano dal palo. Al 18’ contropiede lampo della Juve con Vucinic tutto solo davanti al portiere del Napoli che gli nega il raddoppio deviando in angolo con il braccio destro in modo prodigioso. Prima della mezz’ora momenti di apprensione per uno scontro fortuito tra Inler e Britos che resta a terra esanime, poi si rialza. Il Napoli prova a dare profondità alla sua azione, ma la squadra di Conte chiude tutti gli spazi, controlla il gioco ed è sempre pronta agli inserimenti verticali. Al 42’ c’è una palla velenosa di Lichtsteiner che va non lontana dall’incrocio dei pali, ma il vero fulmine arriva al 43’ e vale il pareggio per il Napoli. Inler esce dall’ombra e scarica il destro forte e teso verso la porta di Buffon, ingannato da una deviazione leggera ma determinante della testa di Bonucci. Nemmeno il tempo di esultare che nel primo minuto di recupero Cavani reagisce a una plateale tirata di capelli di Chiellini rifilandogli una gomitata punita dall’arbitro Orsato solo con il giallo.

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Ad inizio di ripresa Dzemaili prende il posto di Britos e il Napoli passa alla difesa a quattro. Nei primi minuti Behrami e Cannavaro si fanno ammonire per due falli sugli esterni bianconeri, Peluso e Lichtsteiner. La squadra di Mazzarri rimane lungamente nella propria metà campo, poi si sblocca al 13’ con una grande conclusione angolata di Hamsik che costringe Buffon alla deviazione in corner. Poco dopo ci prova ancora Inler con un tiro da 25 metri e pallone bloccato dal portiere juventino. Sull’altro fronte ci prova Peluso con mira troppo alta. Al 20’ Barzagli decisivo nell’anticipare Cavani, poi Buffon deve smanacciare in angolo un pallone sporco. Su calcio dalla bandierina Buffon viene scavalcato dal pallone, rimesso di testa da Maggio a centro area dove si accende una mischia risolta dalla difesa bianconera. Un minuto dopo De Sanctis si oppone a una conclusione di Vucinic. Entra in campo Insigne al posto di Pandev e al 23’ Buffon deve rifugiarsi ancora in angolo su tiro cross di Maggio che sta per infilarsi all’altezza del primo palo. Al 27’ pregevole azione del Napoli con discesa di Maggio sul cui cross Cavani colpisce di testa, Buffon blocca. Un minuto dopo fiondata di Hamsik respinta da Buffon e Dzemaili sbaglia il più facile dei gol. Poi Conte richiama Giovinco e inserisce Matri. Al 39’ ancora Buffon con le dita alza sulla traversa l’ennesima rasoiata di Inler, che si congeda così, avvicendato da Armero. Poi anche Vucinic saluta per far posto a Pogba. Al 42’ Peluso in corsa cade su Cavani al limite dell’area e viene ammonito. Lo stesso Cavani calcia la punizione da oltre venti metri alzando troppo la mira. In pieno recupero esce Marchisio per fare posto a Padoin. Alla fine anche l’abbraccio tra Chiellini e Cavani sentenzia l’equità dei valori espressi in campo.