Il turno infrasettimanale di serie A regala il primato solitario alla Roma di Francesco Totti e Rudi Garcia, che dopo cinque giornate si trova a punteggio pieno grazie al successo maturato a Marassi contro la Sampdoria. Il risultato più clamoroso arriva dallo stadio San Paolo, dove tutti attendevano un Sassuolo in versione squadra materasso e pronosticavano un Napoli dilagante. A conti fatti il pareggio che ne è scaturito, con un gol per parte, sta più stretto agli emiliani, che conquistano il primo punto nel massimo campionato. La Juventus passa al Bentegodi, dove al Chievo viene annullato un gol regolarissimo di Paloschi, e aggancia al secondo posto la squadra di Rafa Benitez, a due lunghezze dalla capolista. Ancora una clamorosa rimonta del Milan oltre la cosiddetta zona Cesarini. Ne fa le spese il Bologna, fino a un minuto dal ’90 in vantaggio di due reti. Anche la Lazio di Petkovic si rilancia con una tonificante vittoria all’Olimpico contro il Catania. Il Parma dilaga nel primo tempo contro l’Atalanta mettendo a segno un poker di reti contro due dei bergamaschi e riuscendo a difendere il vantaggio pur rimanendo in dieci per espulsione di Amauri. Il Cagliari frena l’ardore del Livorno pareggiando in casa dei labronici. Gara avvincente tra Torino e Verona che dividono la posta. Tre punti pesanti per l’Udinese contro il Genoa ancora una volta grazie al genio di Di Natale.
Per la prima volta nella sua storia la Roma inanella tutte vittorie nelle prime cinque giornate di campionato. Un primato meritato grazie alla solidità della difesa e all’equilibrio di tutta la squadra giallorossa. A Marassi Francesco Totti parte dalla panchina. Subito dopo la mezz’ora finisce la partita di Maicon per problemi muscolari, poi De Sanctis salva su Gabbiadini. Garcia va ad accomodarsi in tribuna su invito dell’arbitro, ma la squadra non si scompone. Nel secondo tempo entra Totti e matura il vantaggio giallorosso: al 20’ azione travolgente di Benatia che segna nonostante una carica da tergo, al 43’ assist perfetto di Totti per Gervinho al primo gol in giallorosso. Napoli-Sassuolo inizia al 14’ con il siluro vincente di Dzemaili da 25 metri, che sembra spianare la strada a un successo rotonro. Ma al 19’ Zaza sorprende il portiere Reina, con un tiro da posizione defilata. Al 37’ Zaza a botta sicura e pallone respinto di piede sulla linea da un difensore, al 10’ st Fernandez sbaglia un gol fatto. Il Sassuolo ci prova ma si accontenta di incamerare il primo punto della sua ancor breve storia in A. Al Bentegodi il Chievo vende cara la pelle al cospetto dei campioni d’Italia. L’undici di Sannino fa tremare la Juventus e al 27’ Thereau con una bella girata supera Buffon facendo esplodere l’entusiasmo dei sostenitori clivensi. A ristabilire la parità ci pensa Quagliarella al 1’ della ripresa, poi l’episodio del gol annullato a Paloschi, frutto di un clamoroso errore di valutazione del guardalinee, che a fine partita viene consolato addirittura dal presidente del Chievo, Campedelli, vero esempio di fairplay. La partita viene decisa da un autogol del clivense Bernardini e la Juventus non perde il treno delle prime posizioni. Il diagonale di Poli su assist di Robinho che s’infila alle spalle del portiere bolognese Curci sembra mettere in discesa la partita del Milan senza Balotelli. Invece tra i felsinei si scatema Laxalt, in prestito dall’Inter, che al 32’ del primo tempo pareggia e al 7’ st con un colpo di testa ribalta il risultato. I rossoneri affondano al 16’ quando Cristaldo segna con un colpo di testa in tuffo. Robihno non è fortunato quando il suo colpo di testa si stampa sulla traversa ma poi innesca l’assalto finale accorciando all’89’. Il pareggio arriva con Abate al 91’, ma le emozioni non finiscono perché Diamanti colpisce la traversa al 94’. Per Matri tre occasioni e altrettanti errori di fronte alla porta. La Lazio inizia forte andando in rete dopo 4’ con Ederson su azione conseguente a calcio di punizione di Candreva, ma un pasticcio difensivo due minuti dopo consente a Barrientos di pareggiare. Al 39’ la squadra di Petkovic torna in vantaggio con Lulic. Hernanes entra in campo alla mezz’ora della ripresa e firma il terzo gol al 94’. A Parma c’è attesa per la premiata ditta Cassano-Amauri. Invece salgono in cattedra le inattese bocche di fuoco del centrocampo parmense Mesbah, Rosi e Parolo (autore di una doppietta) che rifilano un poker di reti nei primi 45’ all’Atalanta, comunque a segno con Bonaventura e Denis. Nella ripresa, espulso Amauri, i bergamaschi riescono ad accorciare con Livaja ma lasciano i tre punti alla squadra di Donadoni. A Livorno fa festa Luci, capitano dei labronici. Gli risponde Ibarbo e con il Cagliari è pareggio. Il Torino gira intorno a Cerci, in gol al 36’ su rigore e al 7’ del secondo tempo. Ma i granata vengono raggiunti due volte dall’indomito Verona, con Gomez prima del riposo e infine con Jorginho su calcio di rigore concesso per fallo su Toni. Nell’anticipo sigillo di Totò Di Natale con cui l’Udinese strappa tre punti al Genoa.
Risultati 5a giornata: Udinese-Genoa 1-0 Bologna-Milan 3-3 Chievo-Juventus 1-2 Lazio-Catania 3-1 Livorno-Cagliari 1-1 Napoli-Sassuolo 1-1 Parma-Atalanta 4-3 Sampdoria-Roma 0-2 Torino-Verona 2-2 Inter-Fiorentina posticipo
Classifica: Roma 15 Napoli Juventus 13 Inter Fiorentina 10 Lazio 9 Livorno Torino 8 Udinese Verona 7 Cagliari 6 Milan Parma 5 Genoa Chievo 4 Bologna Atalanta 3 Sampdoria 2 Catania Sassuolo 1