Striscione vergognoso nella civile Bologna

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Come è possibile che la curva bolognese intitolata a Giacomo Bulgarelli, signore del calcio e maestro di stile, deontologia professionale ed eleganza in campo e fuori, passi nel giro di 72 ore dalla commozione sulle note delle canzoni di Lucio Dalla al vergognoso dileggio di uno sportivo provato da vicende umane gravi e profonde? Quando nel settore della tifoseria organizzata rossoblu è stato esposto uno striscione con la scritta “Pessotto simulatore, ti sei buttato o era rigore?”, si è capito che il riferimento era alla caduta dell’ex difensore della Juventus e della Nazionale, ora coordinatore del settore giovanile bianconero, Gianluca Pessotto.  Fatto sparire in pochi secondi, resta la macchia per il gesto vergognoso rivolto all’uomo che è tornato alla vita dopo aver vissuto momenti drammatici, grazie alla solidarietà e all’affetto degli sportivi. Siamo portati a pensare che un branco di imbecilli abbia infangato la grande tradizione del Bologna Calcio. Pessotto, che peraltro ha indossato la maglia rossoblu prima di quella juventiva, ne sarà rimasto profondamente colpito. La Juventus ha stigmatizzato l’episodio definendolo infamante. Sarebbe opportuno che tutti manifesteranno trasversalmente la propria indignazione, la città di Bologna per prima, isolando gli imbecilli.

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