Albinoleffe: fine di un decennio

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Un’avventura lunga dieci anni, dalla promozione in B alle nove stagioni da protagonista tra i cadetti, con il momento culminante della finale playoff e le due salvezze ai playout nel segno di Emiliano Mondonico. Finisce a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, la lunga stagione della favola Albinoleffe. Il risultato condanna la blu celeste perché diventa aritmeticamente impossibile la risalita verso la salvezza, già da qualche settimana difficile e sempre più improbabile. La data del 5 maggio non sarà ben ricordata nell’entourage della società seriana. E allora proviamo a evocare Tiziano Terzani. Ci sarà ancora un ultimo giro di giostra, ma proviamo a pensare che la fine sia pure l’inizio di una nuova fase nella storia dell’Albinoleffe. Il destino della squadra allenata di Alessio Pala appare segnato dopo appena 4’ quando il nocerino Merino fa centro con un rasoterra scagliato dal limite dell’area che indirizza il pallone nell’angolo alla sinistra di Tomasig che si allunga ma non riesce a toccare. Saltano tutti i piani dei seriani, al cospetto degli avversari campani intenzionati ad incamerare punti salvezza. L’Albinoleffe si schiera con un’altra difesa inedita, formata da Lebran, Maino, Piccinni e Corradi, con Taugourdeau centrale di centrocampo, Laner e Salvi esterni e Girasole alle spalle di Belotti e Cissè, che al rientro deve uscire per inforunio al 34’, sostituito da Pacilli. Al 10’ della ripresa Hetemaj sostituisce Laner e dopo 2’ stabilisce il primato di espulsione intervenendo fallosamente su un avversario, con conseguente cartellino rosso, condito da vibranti proteste rivolte al direttore di gara. Un episodio emblematico di una stagione in caduta libera. Al 21’ spazio a Foglio al posto di Mattia Corradi, nell’evidente tentativo di salvare il salvabile, che non riesce.

E mentre i ragazzi di Pala escono dal campo, consapevoli della retrocessione ormai certa, riaffiorano i ricordi dei fasti e della simpatia raccolti da nord a sud. “Mei poch che nisù” si è letto laddove l’Albinoleffe scriveva pagine memorabili di calcio. Il coraggio di vincere ha costretto la Juventus a inseguire per due volte il risultato e doversi accontentare del pareggio. L’Albinoleffe è l’unica squadra professionistica ancora imbattuta contro i bianconeri plurititolati. D’accordo, era la Juve in versione cadetteria ma pur sempre con i campioni del mondo in carica, Buffon e Del Piero su tutti. Altri tempi, ma restano pagine di calcio. Si esce di scena, consapevoli in sede societaria che si dovrà fare i conti con gli effetti della responsabilità oggettiva legate agli episodi di calcioscommesse. I fatti rimbalzati dalle sedi di giustizia ordinaria e ripresi dalla giustizia sportiva fanno emergere una posizione di evidente parte lesa dell’Albinoleffe. Ma potrebbe non bastare a salvarsi dalle penalizzazioni. Non resta che attendere. E prepararsi a ripartire con nuova tempra. Magari ricordando la lezione di Emiliano Mondonico.

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