Albinoleffe: mestamente ultimi

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L’Albinoleffe torna da Ascoli con il fardello dell’ennesima sconfitta e la consapevolezza di aver perso l’ultima opportunità di riaprire il discorso in chiave playout. Troppo profonda la voragine per sperare in riempirla continuando a fornire prestazioni evanescenti sul piano della concretezza. L’unica cosa che riesce bene alla squadra seriana è sperimentare con successo la caduta dei gravi, in considerazione delle sei sconfitte consecutive che hanno trasformato la parabola discendente in tuffo verticale. La dirigenza seriana prende atto che la cura Salvioni non è riuscita a produrre effetti benefici. Ergo: al ritorno da Ascoli, grazie e addio a Salvioni e promozione sul campo di Alessio Pala, tecnico della Primavera, che sarà affiancato da Ruben Garlini in qualità di allenatore in seconda, con ritorno di Sergio Bizioli e Giorgio Rocca, rispettivamente preparatore atletico e allenatore dei portieri. Con questi quadri tecnici l’Albinoleffe chiuderà la stagione, ormai compromessa. Ad Ascoli ci si aspettava che l’Albinoleffe mettesse le ali, quantomeno della corsa e dell’entusiasmo, per fare i punti necessari a risalire. Ne sono arrivati due, frutto di altrettanti pareggi, in dieci turni. Alla gara di andata contro l’Ascoli risaliva l’ultimo successo casalingo dei blucelesti. Un golletto che i marchigiani restituiscono a metà del secondo tempo sull’Adriatico guadagnando tre punti decisivi nella corsa alla salvezza e spegnendo definitivamente le speranze dell’Albinoleffe. Sette punti di distacco dalla zona playout a otto giornate dal termine rappresentano un differenziale da vertigini anche per un esperto nel calcolo delle probabilità. Tanto più che da quelle parti stazionano proprio l’Ascoli, ma solo in forza della penalizzazione sportiva di sette punti, e il Vicenza, che può sempre contare sui gol di Abbruscato e Paolucci, anche se è stato abbattuto in casa da quel Sau che proprio in riva al Serio non ha trovato fortuna.

Allo stadio Del Duca la tanto attesa risposta sul campo non è arrivata, quantunque fosse chiaro che l’Albinoleffe doveva attaccare e vincere. Invece sono proprio gli ascolani a tirare a rete, rendendosi pericolosi soprattutto con Gerardi, sostituto di Papa Waigo, che a metà del primo tempo sfiora il gol, negatogli da un bell’intervento di Offredi, e al 25’ della ripresa lo realizza con un preciso colpo di testa su cross di Soncin. E’ l’epilogo, perché l’unico lampo seriano viene riportato sul taccuino allo scoccare del ’95 e porta la firma di Taugourdaeu, subentrato a Pacilli nel finale, sulla cui conclusione il portiere Guarna salva il risultato. Davvero poco per sperare di fare tanto. Eppure in campo c’è andata l’unica formazione possibile per formare il 4-4-2 caro a Salvioni. Indisponibili Cocco e Girasole, ko Bergamelli e squalificato Previtali, l’Albinoleffe si schiera con Offredi tra i pali, Daffara, D’Aiello e Lebran difensori centrali con Daffara a destra e a sinistra Cristiano (poi sostituito da Regonesi al 10’ della ripresa); a centrocampo Pacilli (avvicendato da Taugourdeau al ’78), Laner, Hetemaj e Foglio; coppia d’attacco formata da Cisse, espulso per una reazione in un finale tutto da dimenticare, e Torri, che dopo due terzi di gara lascia il posto a Belotti.

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