Speranze deluse

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PirloChi mastica calcio e legge la chiave tattica delle partite senza lasciarsi contagiare dal tifo, aveva intuito le difficoltà che l’Italia avrebbe incontrato contro la Costa Rica, avversario ostico, compatto, di grande qualità tecnica e fortemente motivato. Gli azzurri avrebbero dovuto sfruttare ogni occasione per colpire e prestare massima attenzione agli inserimenti offensivi dei costaricensi, pericolosi soprattutto di testa. Accade, invece, che Balotelli sbagli la palla più facile, che avrebbe messo la partita in discesa, e Buffon venga superato da un’incornata prima dell’intervallo. E il parziale del primo tempo diventa anche il risultato finale (0-1), che assegna alla Costa Rica il primo posto del girone e all’Italia, per il gioco del quoziente reti, la possibilità di passare come seconda qualora consegua almeno il pareggio con l’Uruguay.

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Per la seconda partita del mondiale brasiliano l’ossatura dell’Italia resta la stessa della gara d’esordio con sole tre eccezioni. Buffon rientra tra i pali, Darmian si sposta sulla fascia sinistra del reparto arretrato lasciando spazio ad Abate sulla destra, con Chiellini che forma la coppia centrale difensiva con Barzagli; Rossi agisce davanti alla linea della difesa; Thiago Motta avvicenda l’ottimo Verratti affiancando Pirlo nel centrocampo a quattro, con Candreva e Marchisio esterni, Balotelli unica punta. La Costa Rica risponde al 4-1-4-1 di Prandelli con il 5-4-1, schieramento quasi speculare, con Campbell attaccante, pronto a trasformarsi in 5-2-3 in fase offensiva.

 

Al 5’ Duarte strattona e ferma da tergo Marchisio, partito in contropiede, ma l’arbitro cileno Osses incredibilmente non lo ammonisce. La Costa Rica conferma la sua pericolosità sulle palle inattive e al 7’ su  azione da corner svetta Borges che anticipa Buffon e di testa manda di poco alto sulla traversa. Gli azzurri non trovano sbocchi nella retroguardia costaricense. Al 21’ Balotelli cerca di farsi spazio in area di rigore ma dopo un paio di dribbling vincenti, la difesa avversaria libera. Due minuti dopo scatta con i tempi giusti in profondità, ma difetta nel controllo in area consentendo al suo marcatore Gonzales di allontanare. Al 27’ Pirlo si decentra sulla fascia sinistra per ricevere da De Rossi il pallone, subito servito in profondità per Balotelli che fa sponda per Thiago Motta la cui conclusione rasoterra finisce a lato. Subito dopo la mezz’ora solita geniale intuizione di Pirlo che lancia con il contagiri Balotelli, tutto solo di fronte al portiere Navas, ma il controllo è infelice e il tentativo di pallonetto fallisce con pallone fuori dallo specchio della porta. Al 33’ ancora una opportunità per SuperMario che calcia di collo pieno ma centralmente e il portiere para in due tempi. Al 36’ la Costa Rica si rende pericolosa con un tiro dalla distanza dell’esterno sinistro Bolanos che costringe Buffon ad allungarsi alla propria sinistra per respingere. Al 39’ il portiere azzurro blocca senza difficoltà un tiro di Ruiz. Un minuto dopo Chiellini impedisce la conclusione a Campbell. Al 43’ episodio dubbio in area italiana con Campbell che cade su contrasto di Chiellini. L’arbitro lascia correre. Al 44’ Costa Rica in vantaggio con un colpo di testa di Ruiz che manda il pallone sotto la traversa e oltre la linea bianca. Al rientro negli spogliatoi volano spintoni e parole grosse, a causa delle reiterate proteste costaricensi per il rigore reclamato prima del gol del vantaggio. Poi tutto rientra, per fortuna. Al rientro il campo Prandelli si affida a Cassano che rileva Thiago Motta. La squadra azzurra si dispone con il 4-1-3-2. Dopo 2’ passa inosservato un calcio netto in area sul piede destro di Balotelli. Al 5’ discesa di Candreva che serve in area Cassano, contrato da un difensore. Un minuto dopo Darmian affonda sulla fascia sinistra, si accentra e calcia. Il portiere Navas devia oltre la traversa. Al 7’ Pirlo ci prova si calcio di punizione, conclusione centrale che Navas respinge con i pugni. Buffon è pronto sul fronte opposto a bloccare un tentativo dalla distanza di Borges. Dopo 11’ Prandelli getta nella mischia Insigne al posto di Candreva, meno preciso e continuo rispetto alla prima uscita. Il napoletano va a sinistra e Marchisio si sposta sulla fascia destra.  La doppia mossa del ct azzurro non produce i risultati sperati. I tocchi e i dribbling di Cassano non sono efficaci. Insigne viene pescato spesso in fuorigioco. Al 20’ è già tempo di palleggi prolungati della Costa Rica e degli olè dagli spalti. Balotelli si fa ammonire banalmente per una trattenuta nei confronti di un difensore. Al 34’ è la volta di Cerci che prende il posto dell’esausto Marchisio. Ma è la squadra nel complesso che difetta di energia e lucidità. Al 36’ Insigne riceve un ottimo pallone sulla linea dei 16 metri ma tenta la conclusione spettacolare e manda il pallone alle stelle. Bravo, poi, Chiellini a fermare un contropiede di Urano, sostituto di Campbell. Per tutto il secondo tempo l’Italia non riesce a confezionare una sola palla gol. In compenso gli azzurri finiscono in totale una dozzina di volte in fuorigioco. Nel 2’ dei quattro minuti di recupero Buffon vede il pallone accarezzare pericolosamente il palo alla sua sinistra. Non è proprio la Corea del ’66, ma Italia-Costarica 0-1 resterà come una pagina negativa del nostro calcio. Attenzione a Prandelli: c’è già una squadra da ricucire e risistemare, sia sotto l’aspetto tattico che psicologico.