Tiro a giro sul campionato. Il Milan sempre più lepre

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Di Giambattista Gherardi
Dopo la sosta “nefasta” per le partite della Nazionale (sconfitta ed eliminazione dal Mondiale con la Macedonia del Nord e vittoria senza valore contro la Turchia), il campionato torna a guadagnarsi le luci della ribalta, pronto a lanciare la volata degli ultimi otto turni che il 22 maggio dovrebbero decretare la squadra Campione d’Italia. A dire il vero c’è chi di partite deve disputarne nove, o addirittura dieci, a causa dei rinvii Covid di gennaio non recuperati per la nota congestione del calendario. La Lega ha diramato le date dei recuperi: Udinese-Salernitana il 20 aprile; Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Bologna-Inter il 27 aprile; Atalanta-Torino l’11 maggio. Il ritorno a una serie A con 18 squadre (o addirittura 16) è sempre più un’urgenza, e potrebbe giovarne anche la Nazionale.

In pole position sulla griglia di partenza di un “gran premio” che si annuncia appassionante c’è il Milan di Pioli con 66 punti, reduce (prima della sosta) da tre vittorie consecutive e da 11 punti conquistati in cinque partite. Ai rossoneri è riuscito uno “strappo importante” innanzitutto sul Napoli (vittoria nello scontro diretto) e sui cugini dell’Inter che non sono andati oltre il pareggio con Torino e Fiorentina. Nelle ultime cinque partite gli uomini di Inzaghi hanno conquistato solo 6 punti, perdendone ben 5 dal Milan. Uno score che ha vanificato il “bonus” del recupero da disputare a Bologna, che anche se dovesse risultare vittorioso non consentirebbe di colmare il divario dalla vetta, che ora dista sei punti.

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Il prossimo turno potrà dire molto per la lotta di vertice: il Milan ha un impegno abbordabile (lunedì 4 aprile con il Bologna a San Siro), mentre il Napoli domenica alle 15 sarà di scena a Bergamo con l’Atalanta (assenti importanti Osimehn, Rrhamani, Di Lorenzo, Ounas, Meret, Fabian Ruiz e Anguissa). L’Inter dovrà, invece, disputare a Torino (domenica alle 20.45) il Derby d’Italia con la Juventus. L’esito incrociato delle due sfide potrebbe disegnare scenari del tutto inediti e inaspettati. Se dovessero prevalere i neroazzurri (cioè Atalanta e Inter), ci ritroveremmo con un’Inter al secondo posto a pari punti con il Napoli (e un incontro da recuperare) e un’Atalanta a -5 dalla Juventus, con il bonus del recupero con il Torino che potrebbe lasciar ipotizzare un virtuale -2 e la zona Champions ancora possibile. Al contrario, se a prevalere dovessero essere Napoli e Juventus, gli uomini di Spalletti diventerebbero senza dubbio la maggior antagonista del Milan, mentre la Juventus tornerebbe clamorosamente in corsa scavalcando addirittura l’Inter.

Molto fluida anche la lotta per l’Europa “di rincalzo” (posizioni per Europa e Conference League), che oltre all’Atalanta, vede in lizza la Roma di Mourihno (rivitalizzata dal derby), la Lazio di Sarri e la Fiorentina di Italiano. Quest’ultima deve pure disputare il ritorno della semifinale di Coppa Italia, mentre l’Atalanta si appresta al rush finale anche in Europa League (è fra le prime otto), dovendo affrontare il Lipsia il 7 e 14 aprile. La Roma non avrà vita facile a Genova contro la Sampdoria assetata di punti salvezza, così come la Lazio dovrà guardarsi dall’attacco “azzurro e prolifico” Sassuolo. Anche per la Viola il derby con l’Empoli non sarà una partita qualsiasi.

In coda c’è la grave crisi del Venezia (un punto nelle ultime cinque gare) che deve però recuperare la partita con la Salernitana. Virtualmente potrebbe agganciare il Cagliari (tre punti sopra) che pure ha perso tre partite di fila. Il Venezia ha lo scontro diretto a La Spezia (anticipo sabato alle 15) mentre i sardi andranno domenica a Udine, contro un’altra squadra che non può permettersi distrazioni. Devono puntare ai tre punti per rientrare in gioco la Salernitana con il Torino e il Genoa a Verona. Il Grifone battendo il Torino ha rivisto la luce, dopo sette pareggi. In coda, come in vetta, il campionato è un romanzo cui ancora mancano i capitoli decisivi. Speriamo siano anche i migliori, dopo la delusione “mondiale” degli Azzurri è tempo di ritrovare qualità.