di Giambattista Gherardi
Il campionato di Serie A si appresta alla volata finale e, in testa, la lotta per lo scudetto è tuttora serrata, anche se negli ultimi giorni ha avuto due scossoni di quelli probabilmente decisivi. Domenica 24 aprile un primo colpo deciso lo ha assestato il Milan, che è andato a prendersi tre punti non banali all’Olimpico contro la Lazio, segnando solo nel recupero il gol decisivo con Tonali. Una rete che ha consentito ai rossoneri di Pioli di rimettere il muso davanti all’Inter, il giorno prima netta dominatrice della Roma. E davanti il Milan ci è rimasto anche dopo il recupero infrasettimanale dei neroazzurri, che hanno finalmente tolto l’asterisco dei recuperi da mesi presente in classifica, ma non certo nella maniera auspicata. Gli uomini di Inzaghi, nonostante un iniziale vantaggio, si sono squagliati alla distanza, subendo il pareggio di Arnautovic e addirittura il ko da Sansone, imbeccato da una “paperissima” di Radu, in campo al posto di Handanovic infortunato. Il risultato è che a quattro turni dal termine il Milan è ora “davvero” avanti di due punti. Questo lo rende padrone del proprio destino e se riuscirà ad ottenere tre vittorie e un pareggio (contro Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo) sarà scudetto matematico.
L’Inter non è certo fuorigioco (deve incontrare nell’ordine Udinese, Empoli, Cagliari e Sampdoria), ma la mazzata psicologica potrebbe essere devastante, anche perché l’Udinese, prossima avversaria, appare in ottima forma, avendo maramaldeggiato (0-4) in trasferta con la Fiorentina. I viola (che andranno dal Milan a San Siro) sono tuttora in lotta per un posto in Europa e combattono con la Roma (che ha pure il pensiero della semifinale di Conference League con il Leicester), la Lazio e l’Atalanta. Per i Viola calendario duro (dopo il Milan hanno Roma, Sampdoria e Juventus), meno per le romane e i neroazzurri di Gasperini che hanno riacciuffato il Torino e un punto prezioso nel recupero finito 4-4 con i granata.
Il primo caldo “estivo” del mese di maggio potrebbe decidere più di tattica e schemi, e non poco potranno fare le motivazioni al termine di una stagione per tutti massacrante. Elettrizzante la lotta in coda, dove il ruolo di Cenerentola è improvvisamente passato al Venezia, che ha inanellato l’ottava sconfitta consecutiva. L’allenatore Zanetti è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato dalla Primavera l’altro ex atalantino Soncin. Duro il compito dei lagunari (che devono andare dalla Juve) attesi pure dal recupero nell’infuocata Salerno. Gli uomini di Nicola credono nel miracolo impossibile, grazie a tre vittorie in successione (Sampdoria, Udinese nel recupero e Fiorentina). I granata campani possono addirittura ambire a riagguantare il Cagliari, appena tre punti sopra e sconfitto dal Genoa nello scontro diretto: i sardi infatti dovranno andare a Salerno. E non sarà una passeggiata.