Giovani e forti, tecnicamente, fisicamente e caratterialmente. Sono gli azzurri della Nazionale U21 di Denis Mangia che conquistano la finale del campionato europeo di categoria superando 1-0 la forte Olanda. Un’impresa voluta e costruita con il più classico gioco all’italiana, non fatta di catenaccio vecchia maniera, ma di controllo e ripartenze. In una di queste, l’azione decisiva, l’infaticabile Insigne prende palla e punta il vertice sinistro dell’area di rigore da dove serve al centro per Borini che anticipa un difensore, controlla e supera il portiere olandese con un tiro secco e preciso. E’ il 34’ del secondo tempo e l’Italia scaccia gli incubi maturati nel corso dei primi 45 minuti, dettati dall’Olanda, in virtù di grande solidità e affiatamento. Il merito degli azzurrini sta nel non perdersi d’animo, riuscire a reggere l’urto degli avversari e impedire loro di farsi pericolosi. La difesa dell’Italia è davvero rocciosa e nella ripresa tutto cambia, perché Mangia al 17’ fa entrare Gabbiadini al posto di Immobile, che pure si muove bene tra le maglie orange. La squadra acquista più profondità e il baricentro sale. Bardi tra i pali guida il reparto arretrato con puntuali indicazioni per non concedere spazi. Donati e Regini sulle fasce, Caldirola e Bianchetti in posizione centrale, non si fanno superare. Verratti, letteralmente francobollato per tutta la partita, non può che lasciare a Rossi e Insigne il compito delle aperture, mentre Florenzi diventa un incontrista essenziale per impedire gli affondo agli olandesi. Borini, dopo una stagione travagliata dagli infortuni, disputa per la prima volta 90 minuti più recupero e ripaga la fiducia di Mangia come meglio non potrebbe. Nel finale entrano a dare man forte Sansone per Insigne e Crimi per Rossi. Ma la panchina è tutta in esultanza per la conquista della finale del campionato europeo U21 che ripropone, a un anno di distanza, la sfida tra Italia e Spagna. Della Nazionale dei ventenni meritano di essere citati il difensore Donati, retrocesso in LegaPro con il Grosseto ma indomito interprete del ruolo, e l’ex romanista Borini, passato in Premier League con la maglia del Liverpool e dimostratosi più forte delle avversità. Eppoi l’estroso Insigne, autentico uomo in più per qualità tecniche, dinamismo e visione di gioco, e uno straordinario Gabbiadini che, incredibilmente, sembra ancora non convincere del tutto gli allenatori del Bel Paese. Se Verratti viene guardato a un metro dagli avversari vuol dire che la sua fama è in crescita. Quanto a Florenzi, possiede esperienza sufficiente per dare un contributo alla Nazionale maggiore fin dal prossimo autunno. Tutti i componenti la rosa dell’U21 di Mangia dimostrano una eccellente maturità e consapevolezza delle proprie possibilità. La Spagna è probabilmente la squadra più forte sulla carta a livello continentale anche a livello giovanile. Sta alla tempra e al carattere dei ragazzi di Mangia tentare di capovolgere il pronostico.