Il 14 febbraio saranno venti anni dalla morte di Marco Pantani, il campione di ciclismo che ha fatto innamorare moltissimi appassionati di questo sport, con le sue gesta e le sue imprese. La storia di Marco Pantani, poi, ha avuto un epilogo diverso da quello che si sarebbe meritato e che, ancora oggi, fa molto discutere.
La casa editrice Diarkos, per celebrare questo anniversario, porta in libreria due lavori di Beppe Conti, noto giornalista sportivo, che ricorda Pantani con due dei suoi libri: “Le leggende del ciclismo” e “Il Giro d’Italia“. La vita, le sfide e le imprese dei campioni, tra cadute e risalite, vengono raccontate con il brivido dell’ultima volata.
Il ciclismo racchiude storie di vita, è mestiere, è una metafora della nostra esistenza. Per questo i trenta campioni raccontati a tu per tu in questo libro sono capaci non solo di descrivere avventure, volate e traguardi sportivi che hanno segnato differenti epoche, ma di uscire dai confini delle due ruote per far parte della nostra storia in senso assoluto. I nomi sono quelli cari alle grandi sfide del ciclismo, e non solo. Nomi che appartengono alla memoria dell’agonismo, del sacrificio, delle imprese impossibili compiute nonostante le proprie fragilità: Giovanni Gerbi, il mitico Diavolo Rosso astigiano, Girardengo, il primo campionissimo, Binda e Guerra, ma anche Gimondi e Adorni, Merckx e Anquetil, Hinault e Fignon, Bugno e Chiappucci, Coppi e Bartali, e tanti altri, per chiudere con l’ultima leggenda, Marco Pantani, il Pirata. Trenta leggende che, senza mai smettere di pedalare, hanno fatto, a modo loro, la storia del ciclismo e del Novecento.
Il Giro d’Italia è una delle manifestazioni sportive più antiche, gloriose e amate del nostro Paese, nato in un periodo in cui il ciclismo era il vero sport nazionale, insieme evento di costume e festa di popolo. Istituito dalla «Gazzetta dello Sport» nel 1909, da allora si sono disputate 105 edizioni, che ci hanno regalato imprese memorabili, vittorie e dolori, rivalità aspre e spigolose, fatte di veleni e cattiverie assortite. Ma anche misteri, segreti e aneddoti curiosi degli eroi in bicicletta, protagonisti di uno sport che è metafora della vita. In questo libro Beppe Conti, giornalista e veterano della cronaca sportiva, racconta con il suo stile inconfondibile e sotto una luce completamente nuova più di un secolo di ciclismo italiano in maglia rosa, ripercorrendo la fascinosa avventura del Giro d’Italia.
L’AUTORE – Beppe Conti, torinese con origini parmensi, è giornalista e scrittore. Esperto di ciclismo, nella sua carriera ha lavorato per «La Gazzetta dello Sport», «Tuttosport» e
«Bicisport», occupandosi anche di calcio e di sci negli anni magici di Alberto Tomba.
Ha scritto numerosi libri (quello su Pantani è stato tradotto in giapponese)
aggiudicandosi fra gli altri il Premio Coni per la saggistica. Attualmente è opinionista
di Rai Sport per il grande ciclismo. (U.S. G.P. / Diarkos)