Balsamo, Consonni e Fidanza, è oro mondiale nell’inseguimento a squadre

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di Marco Cangelli
Seconda giornata piena di soddisfazioni per il ciclismo su pista bergamasco ai Mondiali in corso a St-Quentin-en-Yvelines. Il movimento orobico ha infatti conquistato con Elisa Balsamo, Chiara Consonni e Martina Fidanza l’oro nell’inseguimento a squadre femminile e l’argento con Simone Consonni nel maschile.

Dopo il secondo posto degli Europei, le ragazze hanno festeggiato al termine di un pomeriggio particolarmente impegnativo che le hanno viste superare l’Australia al primo turno.

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Nonostante l’assenza di Fidanza (sostituita da Martina Alzini), la 24enne piemontese residente a Sarnico e la 23enne di Brembate Sopra non si sono scomposte nemmeno di fronte a due “false partenze” garantendosi così un posto sul podio.

Decisive sono state le trenate di Balsamo che, in compagnia di Vittoria Guazzini, hanno recuperato lo svantaggio accumulato nel primo chilometro consentendo alle azzurre di riprendere le redini della gara in vista del passaggio ai 2000 metri.

Rimaste in tre, le ragazze di Marco Villa non si sono perse d’animo alzando piuttosto ulteriormente il ritmo e mettendo così in difficoltà le oceaniche, costrette a ridurre la propria andatura negli ultimi metri per evitare di perdere l’ultima loro componente.

Il 4’11″562 segnato sul parquet francese ha così consentito a Balsamo e Consonni di accedere all’appuntamento con la storia che le vedrà affrontare le rappresentanti della Gran Bretagna, vincenti contro le padrone di casa della Francia.

Una sfida che ha visto il rientro della brembatese Fidanza, decisiva per la partenza del quartetto tricolore che ha immediatamente preso il comando delle operazioni.

Pronte a mettere pressione ad Archibald e colleghe, le azzurre hanno mantenuto oltre un secondo di vantaggio sulle avversarie garantendosi così un distacco utile da gestire.

Il pressing di Guazzini e lo sforzo di Fidanza ha consentito di dilatare ulteriormente la distanza chiudendo la prova in parata con il tempo di 4’09″770 che è valso il nuovo record italiano.

Discorso diverso per Simone Consonni, che si è dovuto arrendere alla Gran Bretagna per soli due decimi.

Chiamato a sostituire Francesco Lamon, il 28enne di Brembate Sopra ha saputo adattarsi immediatamente alla nuova composizione del quartetto lanciato da Jonathan Milan.

Trascinati da Filippo Ganna e Manlio Moro, Consonni e compagni hanno provato a resistere agli inglesi completando i 4.000 metri in programma in 3’46″033.

È stata una bella finale che, come spesso accade negli ultimi anni, si decide per pochi decimi – ha spiegato Consonni nel dopo-gara -. Dispiace non aver portato a casa anche questa perché stiamo lavorando parecchio per i grandi appuntamenti. Io e Jonathan abbiamo fatto una stagione su strada impegnativa quindi non sapevo a che punto fossi“.

Prestazione sottotono invece per Miriam Vece che non è riuscita ad andare oltre i sedicesimi di finale nella velocità.

La 25enne cremasca in forza alla Valcar-Travel & Service ha terminato la fase di qualificazione in 11″010 che le è valso il ventiquattresimo tempo complessivo, lontana 653 millesimi dalla tedesca Lea Sophie Friedrich.

Sorteggiata contro la neozelandese Ellese Andrews, Vece si è dovuta arrendere nettamente al termine di una sfida che l’ha vista tagliare il traguardo con oltre tre decimi di ritardo.