di Marco Cangelli
Un capolavoro di Simone Consonni regala all’Italia la prima medaglia d’oro ai Campionati Europei di ciclismo su pista.
Il 28enne di Brembate Sopra si è aggiudicato il titolo nella corsa a punti aggiungendo un ulteriore trionfo al già ampio palmarès che lo ha condotto a diventare uno dei principali interpreti internazionali della disciplina.
Nonostante le fatiche accumulate nei turni preliminari dell’inseguimento a squadre, il portacolori della Cofidis ha affrontato la gara con grande intensità attaccando a ripetizione e avendo la meglio sullo spagnolo Albert Torres Barcelo’ e sul francese Donovan Grondin.
Il campione bergamasco ha condotto la prova con acume tattico non rispondendo nelle prime fasi agli allunghi degli avversari come Torres Barcelo‘ e l’inglese William Perrett, che hanno conquistato il giro in compagnia del portoghese Diogo Narciso e dell’ungherese Bertold Drijver.
Questi ultimi hanno però patito l’acido lattico accumulato progressivamente nelle gambe perdendo il vantaggio accumulato e consentendo a Consonni di prendere il comando delle operazioni in una fase particolarmente caotica.
In grado di rimanere sempre lucido e di vincere quattro sprint, il fuoriclasse orobico ha messo a segno l’attacco decisivo a poco più di venti giri dalla conclusione rispondendo accodandosi a un tentativo di “caccia” e guadagnando prontamente il giro.
Visibilmente affaticato, nel finale Consonni non si è fatto schiacciare dalla fatica rispondendo al francese Grondin (in grado di replicare al bergamasco grazie a un’azione che gli ha regalato una tornata di vantaggio) e distanziandolo nei giri finali.
Una tattica che ha consentito al campione olimpico dell’inseguimento di andarsi a giocare punti importanti nell’ultimo sprint terminato alle spalle di Torres Barcelo’ e di chiudere le proprie fatiche a quota 54 punti, tre in più dell’iberico e 6 di Grondin.
“Personalmente sembra strano perché, partendo dall’Olimpiade e passando poi al Mondiale, è strano vincere per la prima volta qui. Ci tenevo molto ad affrontare questa corsa a punti e che Villa mi ha chiesto di farla. Avevo avuto un piccolo problema fisico dopo l’ultima tappa per cui sono arrivato un po’ demotivato, ma questo fantastico gruppo mi ha restituito il 100% della mia integrità fisica e mentale – ha spiegato nel dopo-gara Consonni -. Sono partito un po’ in sordina perché era molto che non facevo una corsa a punti secca e per questo ero sempre fuori tempo. Però ho capito subito di avere la gamba migliore di tutti e quindi mi sono convinto che non avrei potuto farmi sfuggire questa maglia. Un pizzico di fortuna mi ha sicuramente aiutato“.
L’asse del pedale orobico osserverà con attenzione dalle tribune i propri compagni di squadra giocarsi il titolo nell’inseguimento a squadre, pronto a festeggiare una nuova medaglia che chiuderebbe una giornata magica per il ciclismo di casa nostra.