di Marco Cangelli
L’urlo di gioia di Claudia Cretti è il simbolo di rinascita del ciclismo paralimpico italiano che, a distanza di diversi anni, è tornato a solcare il podio dei Mondiali su pista.
La 27enne di Costa Volpino ha conquistato il bronzo nell’inseguimento individuale C5 regalando così al movimento tricolore la prima medaglia della rassegna.
Un risultato costruito con passione e dedizione sin dalle qualifiche terminare al terzo posto, lontana 8″021 dalla francese Heidi Gaugain.
L’atleta in forza al Team Equa non si è arresa, aumentando piuttosto la convinzione di poter firmare un risultato storico e affrontando con grande attenzione la sfida per il bronzo con l’inglese Morgan Newberry.
Uno scontro che ha avuto unico esito sin dall’inizio con Cretti che ha preso subito il comando delle operazioni passando al primo chilometro con oltre due secondi di vantaggio sull’avversaria, un gap si è ulteriormente allargato nel finale fermando il cronometro in 3’43″269 con oltre tre secondi su Newberry.
“Sono orgogliosa di aver conquistato proprio io la prima medaglia per l’Italia del paraciclismo. Non guardando al passato, ma guardando al presente, questa è la prima medaglia nell’Inseguimento della mia vita – ha spiegato la bergamasca -. Arrivare a questo risultato è stato impegnativo ma quest’anno ci siamo allenati tanto a Montichiari puntando proprio su questa specialità. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me“.
Cretti si concentrerà ora sull’Omnium che l’ha vista brillare sin dai 200 metri conclusi in seconda posizione alle spalle della francese Marie Patouillet dopo aver dato il colpo di reni poco prima dell’arrivo.