Davide Boscaro chiude la stagione del Team Colpack Ballan CSB con un podio. Il portacolori della formazione di Almè ha chiuso al terzo posto la Coppa d’Inverno, classica destinata a chiudere la stagione degli Under 23-Elite.
La competizione, 155 chilometri con un circuito attorno a Biassono da ripetere per cinque volte, ha visto protagonisti sin dal primo giro Andrea De Totto (UC Trevigiani – Energiapura Marchiol) e Marco Manenti (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo) che sono evasi dal gruppo sin dalla prima tornata ottenendo un vantaggio massimo di 1’13”.
Il gruppo è però rientrato al quarto giro dando vita a una serie di attacchi che ha visto protagonista fra gli altri anche Matteo Ambrosini (Team Colpack-Ballan-CSB) prima di un tentativo di diciannove atleti evasi nel finale e ripresi a 9 chilometri dall’arrivo.
La gara si è quindi decisa allo sprint con il colombiano Nicolas Gomez (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo) bravo a sfruttare al meglio il lavoro dei compagni di squadra e precedere allo sprint Matteo Zurlo (UC Trevigiani Energiapura Marchiol) e Davide Boscaro, costretto a mettersi in gioco dopo i problemi meccanici incontrati dal compagno Samuel Quaranta.
“Le volate sono sempre un terno al lotto e personalmente stavo bene, rimontavo forte. Avrei potuto rischiare qualcosa in più, ma nei piani era previsto che io fossi il leadout, ossia l’ultimo uomo che lancia lo sprint. Il capitano oggi era Samuel Quaranta – ha spiegato l’atleta padovano -. È così, io e Samuel eravamo rientrati da poco e ci stavamo preparando alla volata, ma ho dovuto affrontarla da solo perché non lo trovavo più alla mia ruota. A quel punto ho tirato dritto, provando a far saltare il banco”.
Boscaro ha raccontato inoltre la propria stagione che lo ha visto protagonista principalmente nella seconda parte: “In pratica la mia stagione su strada è iniziata ad agosto. Prima avevo la pista, dove non ho ottenuto quando volevo. Nel 2024, che spero di passare ancora con questa maglia, aggiusterò il tiro. In nazionale pista interpreto sia le prove veloci che quelle di squadra, ma con gente come Ganna e Milan è difficilissimo ottenere il posto nel quartetto”.
Al termine della gara è arrivato anche il premio per il più combattente al trevigliese Marco Manenti che ha dimostrato di aver compiuto un importante percorso di crescita nelle ultime settimane.