di Marco Cangelli
Parla australiano la terza tappa del Giro d’Italia, 213 chilometri da Vasto a Melfi. A trionfare sul traguardo lucano è stato Michael Matthews (Team Jayco AlUla), che ha superato in uno sprint ristretto il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e il connazionale Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck).
Un risultato frutto del grande lavoro svolto dai compagni di squadra sui gran premi della montagna di Laghi di Monticchio e al Valico La Croce, che hanno chiuso sul tandem del Team Corratec composto dal veronese Alexander Konyshev e dal serbo Veljko Stojnic, in fuga per quasi 180 chilometri.
A mettersi a disposizione di Matthews ci ha pensato il campione italiano Filippo Zana (Team Jayco-AlUla), che ha imposto un ritmo elevato sulle due ascese sgretolando il gruppo e mettendo in crisi diversi velocisti.
L’azione ha così consentito allo sprinter oceanico di presentarsi a Melfi nelle migliori condizioni uscendo a 150 metri dal traguardo e resistendo al ritorno di Pedersen.
“Sono senza parole. Dopo tutto quello che ho passato in questi mesi, questa vittoria è come una liberazione – ha spiegato Matthews -. È un successo di tutta la squadra, siamo stati perfetti“.
In chiave tricolore quarta piazza per il campano Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), che ha sfiorato il podio lasciandosi alle spalle il brianzolo Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck).
Il comando della classifica generale rimane invece solidamente nelle mani di Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) che vestirà la maglia rosa anche nella quarta tappa, Venosa-Lago Laceno di 176 km, con 32 secondi di vantaggio sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates) e 44 sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma).