di Marco Cangelli
Le cadute continuano a mietere vittime al Giro d’Italia. La Corsa Rosa ha perso nel corso dell’undicesima tappa l’inglese Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) che, in seguito a una scivolata lungo la discesa di Colle di Boasi, ha dovuto ritirarsi dopo essere stato trasportato in ambulanza all’ospedale.
Un colpo di scena che ha spiazzato la competizione che ha visto ritirarsi il vincitore dell’edizione 2020, terzo in classifica generale e distante soli cinque secondi dalla maglia rosa vestita dal compagno di squadra Geraint Thomas.
La frazione, 219 chilometri da Camaiore a Tortona, ha premiato i velocisti con il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) che è riuscito ad avere la meglio sulla maglia ciclamino Jonathan Milan (Bahrein-Victorius) dopo il controllo al fotofinish.
A farla da padrona lungo le strade che separano la Toscana dal Piemonte è stata ancora una volta il maltempo che ha flagellato la competizione lasciando spazio nella prima parte a una fuga composta da Filippo Magli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Alexander Konychev e Veljko Stojnić (Team Corratec – Selle Italia), Thomas Champion (Cofidis), Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa) e Laurenz Rex (Intermarché Circus Wanty).
Nonostante il gruppo non abbia lasciato loro grande spazio, i sei battistrada hanno dimostrato sempre caparbietà mantenendosi al comando sino ai chilometri finali, complice anche le cadute che hanno flagellato il gruppo, a partire dalla scivolata di Alessandro Covi (UAE Team Emirates) che ha trascinato con sé la maglia rosa Geraint Thomas, lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma), il russo Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) e Tao Geoghegan Hart che ha avuto la peggio.
Poco dopo un’altra brutta caduta ha colpito lo spagnolo Oscar Rodriguez (Movistar Team) che, complice una piccola distrazione, si è arruotato con un altro atleta finendo a tutta velocità contro un palo della segnaletica stradale prima di concludere la propria corsa lo spigolo di una casa finendo così anch’esso trasportato al nosocomio più vicino.
La fatica e il freddo è costata cara a Magli, Alexander Konychev, Champion e Sevilla che hanno dovuto alzare bianca, mentre negli ultimi venti chilometri Stojnić e Rex hanno provato a continuare con quest’ultimo che è rimasto al comando in solitaria quando mancavano 16 chilometri dal traguardo.
L’avventura del francese si è interrotta a cinque chilometri dalla linea d’arrivo quando il gruppo ha ripreso il comando della corsa spezzandosi però nuovamente a -3000 metri complice l’ennesima caduta che ha messo fuori gioco il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team).
Ad aggiudicarsi lo sprint è stato quindi Ackermann che, perfettamente guidato dai compagni di squadra, ha saputo sfruttare gli errori degli avversari e tornare al successo al Giro nonostante la poderosa rimonta di Jonathan Milan, rimasto attardato negli ultimi mille metri.
“È una vittoria molto speciale per me, la prima di quest’anno dopo essermi rotto il coccige nel 2022. Oggi, per la prima volta, siamo riusciti ad organizzare un buon treno. Ho dimostrato di potercela fare e sono molto felice. Ci sono tanti velocisti forti e il finale era molto teso – ha spiegato il vincitore -. Non sapevo se l’asfalto fosse scivoloso o meno, quindi ho deciso di partire lungo. Cavendish ha rimontato bene ma non è riuscito a superarmi. Ora mi metterò a disposizione degli uomini di classifica e spero che la seconda vittoria per la nostra squadra arrivi presto“.
Terza piazza per l’inglese Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) davanti al danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e al brianzolo Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck).
In casa Italia ottima prestazione anche per Vincenzo Albanese (Eolo Kometa) che ha concluso le proprie fatiche in sesta posizione davanti a Davide Ballerini (Soudal-Quick Step) e il brembatese Simone Consonni (Cofidis) che hanno terminato la prova rispettivamente in ottava e nona posizione.
In chiave classifica generale Geraint Thomas ripartirà da Bra con due secondi di vantaggio su Roglic e 22 secondi sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), risalito al terzo posto dopo il ritiro di Geoghegan Hart, mentre Damiano Caruso (Bahrein Victorius) entra nella top five, lontano 1’28” dalla vetta.
“Come al solito volevamo stare davanti in discesa ma un corridore della UAE è caduto accanto a me. Non so esattamente chi sia finito a terra alle spalle – ha sottolineato il leader della corsa -. Purtroppo Tao [Geoghegan Hart] si è gravemente infortunato. È ovviamente una grande perdita. Stava andando molto bene. Era in un’ottima posizione ed è un vero peccato perderlo in questo modo“.