Doveva esser semplicemente una tappa per velocisti, invece la quattordicesima tappa del Giro d’Italia potrebbe esser quella decisiva per l’assegnazione del Trofeo Senza Fine.
Sul traguardo di Nova Gorica (Slovenia) si è sì imposto il danese Kasper Asgreen (EF Education-EasyPost) dopo una lunga fuga, ma dietro una caduta ha spezzato il gruppo colpendo diversi big della classifica generale.
La competizione ha visto tentativi di fuga sin dalle prime battute con il momento decisvio emerso dopo ventidue chilometri grazie a Kasper Asgreen, Davy Clement (Groupama Fdj), Louis Meintjes (Intermarche Wanty), Mirco Maestri (Polti Visit Malta) e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè).
Ben presto Meintjes si è rialzato lasciando gli altri quattro davanti con un massimo di due minuti di vantaggio, tuttavia a sconvolgere il gruppo è stata la caduta di un uomo della Bahrein-Victorius che ha spezzato il gruppo.
Davanti sono rimasti una ventina di corridori con i velocisti e gli uomini del Team Visma | Lease a Bike in grado di attaccare portandosi dietro il capitano Simon Yates, seguito in maniera scaltra dall’ecuadoriano Richard Carapaz (EF-Education First) e dalla maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates).
Nonostante lo sconvolgimento Asgreen è rimasto al comando sino agli ultimi chilometri tagliando il traguardo con sedici secondi di vantaggio sull’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e l’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike).
Dietro Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Egan Bernal (INEOS Grenadiers) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates) hanno perso quarantotto secondi, mentre Antonio Tiberi (Bahrein-Victorius) è giunto con 1’44” con Giulio Ciccone (Lidl-Trek) ancor più attardato dopo esser rimasto a lungo a terra a causa di una botta alla gamba.
Classifica stravolta con Del Toro che guida ora con 1’20” su Yates e 1’26” su Ayuso, mentre il migliore degli italiani è Damiano Caruso (Bahrein-Victorius), settimo a 2’55” davanti a Tiberi, crollato all’ottavo posto a 3’02”.