Tadej Pogacar è sempre più il padrone del Giro d’Italia e la dimostrazione è arrivata a Prati di Tivo dove ha firmato il tris.
Lo sloveno dell’UAE Team Emirates ha gestito completamente la competizione precedendo allo sprint il colombiano Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe) e l’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), mentre un voglioso Antonio Tiberi (Bahrein-Victorius) si è dovuto accontentare del quarto posto.
Inizio con parecchia bagarre complice i vari tentativi di prendere la fuga con Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), Simon Geschke (Cofidis), Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Georg Steinhauser (EF Education – EasyPost) che hanno preso il largo lungo il gran premio della montagna di Forca Capistrello, mentre dietro sono subentrati Jhonatan Narvaez e Magnus Sheffield (Ineos-Grenadiers), Alessandro Verre (Arkea-B&B Hotels), Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step), Nairo Quintana e Pelayo Sanchez (Movistar), Alessandro De Marchi (Jayco-AlUla), Michael Storer (Tudor Pro Cycling), Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Henok Mulubrhan (Astana-Qazaqstan).
I battistrada non hanno però guadagnato più di due minuti con l’UAE Team Emirates che hanno tenuto sotto controllo il distacco e avvicinandosi a ridosso della saluta finale dove l’unico in grado a rimanere davanti è stato Paret Paintre.
A sei chilometri dall’arrivo sono rimasti davanti il gruppo maglia rosa con gli emiratini a gestire nel migliore dei modi la gara.
L’unico a provare ad allungare è stato Antonio Tiberi che però non è riuscito a staccare gli avversari.
Sul rettilineo finale Pogacar è scattato vincendo la volata e allungando così ulteriormente in classifica con oltre due minuti e quaranta su Martinez e 2’58” su Thomas, mentre Tiberi e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team) risalgono al sesto e al settimo posto.