Gran Fondo Lombardia, arriva la dedica a Felice Gimondi

La competizione sarà intitolata al campione di Sedrina che ha conquistato per due volte il successo nella Classica delle Foglie Morte.

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La Gran Fondo Lombardia lega il proprio nome a quello di Felice Gimondi.

Il campione di Sedrina, che ha vinto per due volte il Giro di Lombardia, sarà omaggiato dalla competizione che darà l’opportunità ai cicloamatori di tutto il mondo di confrontarsi con strade che hanno visto protagonista il fuoriclasse bergamasco nei suoi Giri di Lombardia.

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Grazie all’accordo con la famiglia Gimondi, la prova si chiamerà “Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi Enel” e andrà in scena il prossimo 13 ottobre con partenza e arrivo a Cantù.

Per noi è un grande onore poter intitolare la nostra Gran Fondo Il Lombardia ad un campione che ha fatto la storia del ciclismo come Felice Gimondi. Questo dà un valore aggiunto alla prova anche perchè percorreremo alcune delle strade che sono state impreziosite dalle gesta di fuoriclasse unici proprio come il campione lombardo. Crediamo che questo fattore, oltre ad un percorso con salite storiche come Ghisallo e Sormano, possa aiutarci far crescere ulteriormente l’evento e puntiamo a battere il record di iscrizioni – ha spiegato l’amministratore delegato di RCS Sport Paolo Bellino a cui hanno fatto eco le parole di Norma Gimondi -. Le strade lombarde si popoleranno nuovamente di migliaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo, pronti a pedalare e a sfidarsi nel nome di papà, di Felice Gimondi. È con grande soddisfazione che io e la mia famiglia salutiamo una nuova edizione della Gran Fondo Il Lombardia Felice Gimondi Enel, manifestazione prestigiosa che faremo in partnership con RCS Sport. Le strade che mio padre ha sempre amato, le salite e le discese che hanno costruito la sua leggenda, saranno lo scenario ideale per celebrare le imprese di tantissimi appassionati e amatori”.

La gara prenderà il via da Cantù con i primi 25 km che rappresenteranno una sorta di  “mangia e bevi” costante per le strade della Brianza, sino a Maglio, dove incominceranno i 7 km più terribili ed emozionanti della gara che porteranno gli atleti sino alla collina di Sormano.

Gli ultimi due km di questa erta rappresenteranno l’apice della corsa e sono diventati in breve tempo un monumento del ciclismo mondiale: il Muro di Sormano.

Qui, la strada salirà vertiginosamente ad una pendenza media del 15,8% ed una massima del 27%.

Le scritte sull’asfalto ed i cartelli a bordo strada si susseguiranno per far vivere ad ogni granfondista l’esperienza di un vero professionista.

Per i meno allenati è confermata una deviazione di 2km che permette di raggiungere la vetta percorrendo una salita meno impegnativa.

A seguire discesa in picchiata fino a Nesso, e poi di nuovo e collina sino a Regatola, dove incomincerà la seconda salita di giornata: il Ghisallo.

Le pendenze saranno importanti, ma non aggressive come Sormano, complice un’ascesa pedalabile e un paesaggio godibile.

Chi vorrà “fare la gara”, potrà spingere rapporti importanti visto che la pendenza media nei 9km è del 6.2%, e solo verso la fine tocca la punta massima del 14%.

In cima, la Madonna del Ghisallo con le sue famose campane ed il museo più celebre della storia del ciclismo daranno il benvenuto agli atleti che saranno al km 70.

Una lunga e larga discesa fino a Merone permetterà di recuperare un po’ le forze prima degli ultimi 20 km che ripropongono strappi e salitelle prima di arrivare nel centro di Cantù.