di Marco Cangelli
I Pirenei regalano vittoria di tappa e maglia gialla a Jay Hindley. L’australiano della Bora-Hansgrohe si è imposto nella quinta tappa del Tour de France al termine di una lunga fuga che lo ha condotto in solitaria sul traguardo di Laruns con 32 secondi di vantaggio sull’abruzzese Giulio Ciccone (Lidl-Trek), ma sopratutto gli ha consentito di strappare il simbolo della leadership ad Adam Yates (UAE Team Emirates).
Il vincitore del Giro d’Italia 2022 ha saputo inserirsi nella fuga di giornata che è partita dopo una trentina di chilometri grazie all’attacco di trentasei corridori, Tiesj Benoot, Christophe Laporte, Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Felix Großschartner, Marc Soler (uae Team Emirates), Omar Frail, Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Esteban Chaves, Rigoberto Uran (EF), Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Rémi Cavagna (Soudal-QuickStep), Jack Haig (Bahrain Victorious), Emanuel Buchmann, Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), Giulio Ciccone, Juan Pedro López, Mads Pedersen (Lidl Trek), Clément Berthet, Felix Gall, Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), Bryan Coquard (Cofidis), Matteo Jorgenson, Gregor Mühlberger (Lidl Trek), Chris Hamilton (Team dsm-firmenich), Hugo Houle, Krists Neilands (Israel-PremierTech), Christopher Juul-Jensen (Jayco AlUla), Anthony Delaplace (Arkéa-Samsic), Victor Campenaert, Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Harold Tejada (Astana Qazaqstan), Torstein Træen (Uno-X) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies).
Un tentativo particolarmente folto che ha progressivamente preso il largo nonostante l’allungo di Pedersen, Van Aert e Campenaerts poco dopo il traguardo volante e in vista del primo gran premio della montagna di giornata, il Col de Soudet.
Rimasti davanti soltanto gli ultimi due, i battistrada sono stati raggiunti dagli ex compagni di fuga sulle dure pendenze dell’ascesa pirenaica regalando spettacolo grazie agli allunghi di Ciccone e Gall, capace di staccare tutti e transitare con qualche secondo di vantaggio in vetta.
In discesa il gruppetto si è in parte nuovamente raggruppato con il lettone Neilands deciso a uscire allo scoperto sul Col d’Ichère dove è stato raggiunto da uno scatenato Van Aert e dall’ex campione del mondo Alaphilippe, rimasti davanti anche successivamente in vista del Col de Marie Blanque.
Lì la corsa è scoppiata con Gall che ha provato a far la differenza portandosi con sé Hindley, mentre dietro rimanevano soltanto Ciccone e Buchmann, lontani poco più di una trentina di secondi.
Sulla celebre salita Hindley se n’è andato in solitaria resistendo al tentativo di rimonta di Ciccone e Buchmann, mentre dietro si staccavano piano piano dal gruppo dei migliori la maglia gialla Adam Yates, il fratello Simon (Jayco-AlUla) e il francese David Gaudu (Groupama-FDJ), in difficoltà sotto il ritmo forsennato di Sepp Kuss (Jumbo-Visma).
A poco meno di due chilometri dal gran premio della montagna Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) ha attaccato in solitaria distanziando il diretto avversario Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) di un minuto e raggiungendo nella discesa finale Ciccone, Buchmann e Gall.
Con il fuoriclasse danese scatenato, Hindley ha dovuto stringere i denti tagliando comunque il traguardo per primo con 32 secondi su un furioso Ciccone, bravo a superare allo sprint Gall, Buchmann e Vingegaard.
Più lontano Pogacar che è giunto con 1’38” di ritardo dal vincitore perdendo così oltre un minuto da Vingegaard.
La classifica generale vede ora al comando Jay Hindley con 47 secondi di vantaggio su Jonas Vingegaard e 1’03” su Giulio Ciccone, mentre Tadej Pogacar si presenterà al secondo tappone pirenaico con 1’40” di ritardo dalla vetta.