La smorfia sul traguardo racconta molto di più di qualsiasi parola espressa da Elisa Balsamo.
Un misto di sofferenza e delusione per essersi sfuggito davanti ai propri occhi il sogno di vincere la Parigi-Roubaix, stregato da una Lotte Kopecky in formato super.
La fuoriclasse del Team SD Worx-Protime ha preceduto di un paio di centimetri la 25enne residente a Sarnico costringendo la portacolori della Lidl-Trek a ingoiare un urlo di gioia, pronto a esplodere dopo una corsa “sulle montagne russe”.
Prova durissima a causa delle pozzanghere presenti a fianco del pavè e delle condizioni ambientali che hanno impedito a numerose atlete di emergere nei primi chilometri.
La corsa si è quindi animata prima dalla francese Victoire Joncheray (Team Komugi – Grand Est) e poi dalle atlete della Lidl-Trek che hanno preso in mano le operazioni sullo sterrato.
Dopo il settore numero 12 si sono avvantaggiate leggermente Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime), Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike), Christina Schweinberger (Fenix-Deceuninck) e Pfeiffer Georgi (Team dsm-firmenich PostNL) con Balsamo costretta a inseguire in prima persona e ricucire grazie all’aiuto delle avversarie che si sono spese per chiudere il buco.
Negli ultimi trenta chilometri la FDJ-Suez ha provato ad attaccare prima con Jade Wiel e poi con Amber Kraak che si è avvantaggiata insieme a Ellen Van Dijk (Lidl-Trek) senza però guadagnare più di venti secondi su Kopecky, Vos e Balsamo che sono tornate sulle migliori nel tratto di Camphin en Pevele.
Nei pressi di Mons-en-Pévèle Balsamo ha dovuto far i conti con alcuni problemi tecnici che l’hanno costretta a lasciare le avversarie e a esser ripresa da Georgi che ha contrattaccato alle spalle decidendo apparentemente la corsa. La 25enne residente a Sarnico non si è data per vinta e negli ultimi 10 chilometri è rientrata con l’inglese giocandosi il tutto per tutto in volata nel velodromo.
Trascinata da Van Dijk, Balsamo ha provato a prendere lo sprint di testa nell’ultimo giro di pista, ma Kopecky ha rimontato negli ultimi metri conquistando il primo successo in carriera davanti alla cuneese trapiantata sul Lago d’Iseo e a Georgie.