di Marco Cangelli
Finale in crescita per Luca Cretti (Team Colpack Ballan CSB) che ha sfiorato il successo nell’ultima tappa del Giro d’Italia Next Gen.
Il 21enne di Sovere ha infatti chiuso in seconda posizione l’ottava frazione, 131 chilometri da Tavagnacco a Trieste, battuto allo sprint soltanto da Anders Foldager (Biesse Carrera).
La corsa è stata caratterizzata dalla fuga a lunga gittata promossa da Foldager e Cretti insieme a Manuel Oioli (Q36.5 Continental), e Simone Griggion (Zalf Euromobil Désirée Fior) guadagnando un vantaggio di oltre cinque minuti sul gruppo dalla Trinity Racing e CT Friuli.
Salendo verso Prosecco Foldager e Cretti hanno staccato gli altri battistrada mantenendo un buon vantaggio sul plotone principale e apprestandosi nella picchiata verso Trieste con 50 secondi di vantaggio giocandosi allo sprint il successo.
Più veloce è apparso lo scandinavo che si è lasciato alle spalle il giovane orobico, apparso ancora una volta particolarmente pimpante dopo il quarto posto del giorno precedente.
Una prestazione che è valsa a Cretti il secondo posto nella classifica a punti a cinque lunghezze da Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior) e il medesimo risultato nella classifica della combinata dietro Johannes Staune-Mittet (Jumbo Visma Development Team).
Terza piazza per il danese Breiner Pedersen (Team Coloquick) che ha tagliato il traguardo con dieci secondi di ritardo regolando il gruppo davanti a Andrea D’Amato (Biesse Carrera) e Giosuè Epis (Zalf Euromobil Désirée Fior).
In casa Team Colpack Ballan CSB da segnalare anche la nona piazza di Alessandro Romele che ha terminato la Corsa Rosa nel migliore dei modi chiudendo sul gradino più basso del podio nella classifica a punti.
Ad aggiudicarsi la corsa a tappe ci ha pensato il norvegese Johannes Staune-Mittet che ha chiuso le proprie fatiche con 47 secondi sull’irlandese Darren Rafferty (Hagens Berman Axeon) e sul tedesco Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling Team U23).
“È bellissimo essere qui con la Maglia Rosa e sarà fantastico festeggiare questa vittoria con tutta la squadra. Il momento decisivo della corsa è stato lo Stelvio, anche se la classifica è rimasta corta fino alla fine. Ho imparato molto correndo tra gli Under 23, le corse sono molto stressanti ed è difficile controllarle, ma con la squadra siamo riusciti a fare un ottimo lavoro – ha spiegato il vincitore -. Dall’anno prossimo inizierà una nuova sfida nel World Tour in compagnia di corridori che hanno vinto tutto come Primoz Roglic, Jonas Vingegaard e Wout Van Aert, quindi sono convinto che questa esperienza mi aiuterà per il mio futuro. Il Giro Next Gen è stata una corsa organizzata in maniera eccellente, con molte persone preparate e amichevoli che hanno lavorato dietro le quinte. È stato tutto molto bello“.
A livello tricolore da segnalare il sesto posto conclusivo del valtellinese Alessio Martinelli (Green Project – Bardiani CSF – Faizanè) che è risultato il miglior italiano con 3 minuti di ritardo dalla vetta.
“Sono felice e soddisfatto del mio Giro Next Gen. Questa Maglia significa molto per me e mi darà grandi motivazioni per il futuro – ha spiegato Martinelli -. Il livello dei rivali era altissimo, è stata una delle gare più dure che ho mai corso“.