Luca Cretti trionfa al Giro del Veneto

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di Marco Cangelli
Il Giro del Veneto si conclude con il trionfo di Luca Cretti (Team Colpack-Ballan-CSB). Il 21enne di Sovere ha difeso la vetta della classifica generale nel corso dell’ultima tappa aggiudicandosi così la corsa a tappe.

La frazione ha visto il successo di Thomas Pesenti (Beltrami TSA) che ha preceduto Martin Nessler (Technipes Inemiliaromagna) e Simone Carrò (Aries), mentre la formazione di Almè ha festeggiato il sesto posto di Florian Kajamini.

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Un risultato che conferma la solidità della squadra che si è spesa per Cretti che ha voluto ringraziare i compagni e il presidente Beppe Colleoni.

Sono felice, posso dire che questa è la vittoria della consapevolezza. Contavo su una grande condizione atletica, ottenuta nelle gare precedenti. Infatti ero venuto qui in Veneto per fare classifica e sapevo di essere all’altezza dei migliori. Ringrazio per il grande aiuto il team e li voglio citare Nespoli, Volpato, Kajamni e Novak. Sono stati fantastici – ha spiegato il giovane orobico -. Ero convinto fin dal primo giorno di farcela. Ho però realizzato quanto fatto a 3 giri dalla fine, accorgendomi di essere quello che stava meglio. Questo successo ha un grande valore. Era la prima volta che provavo a curare la classifica generale in un giro a tappe. Vuol dire tantissimo ed è sempre stato il mio sogno, lo ritenevo quasi irraggiungibile“.

Cretti può guardare ora verso il futuro con soddisfazione dopo i numerosi piazzamenti ottenuti fra il Giro d’Italia Next Gen e Campionato Italiano Under 23: “Il momento più difficile è stato in Croazia dove tutto ha iniziato a girare storto. Il 2023 era partito bene, ma il Croazia mi ha tagliato le gambe con cadute che mi hanno provato fisicamente e mentalmente. E’ stata dura ripartire, ma come sempre ho creduto in me stesso e finalmente raccogliamo le soddisfazioni. Da qui a fine stagione voglio continuare a dare il massimo divertendomi. Ora un po’ di training in altura e nuovi traguardi da raggiungere. Sogno la maglia azzurra e qualcos’altro che per ora è meglio non dire“.