Matteo Ambrosini coglie il primo successo da Under 23 al Gran Premio di Capodarco

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Un colpo di mano ha regalato un successo dal sapore internazionale a Matteo Ambrosini. Il portacolori del Team Colpack Ballan CSB si è aggiudicato la 51ª edizione del Gran Premio Internazionale di Capodarco cogliendo la prima affermazione fra gli Under 23.

Il 21enne di Roana ha attaccato a due chilometri dall’arrivo di Capodarco di Fermo resistendo al ritorno degli avversari regolati da Filippo D’Aiuto (General Store Essegibi F.lli Curia) sul danese Anders Foldager (Biesse Carrera).

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Ancora non ci credo. Tutti mi dicono che questa corsa mi può cambiare la carriera, ma non me ne sto rendendo conto. Siamo partiti con un attacco che mancavano ancora 130 km all’arrivo. Ero convinto e volevo fare bene per tutti quelli che sempre mi sostengono, la mia famiglia, gli sponsor e la squadra che mi sostiene nel ciclismo e fuori dalle gare. Una dedica speciale però va a Flavio Miozzo – ha dichiarato Ambrosini -. Sapevo di avere contro avversari decisamente tosti e non volevo arrivare allo sprint. Per questo ai meno 3 ho tentato l’allungo e resistendo al ritorno del gruppo. Sul traguardo è esplosa tutta la mia gioia. Vincere è stupendo e questa affermazione spero mi regali più sicurezza in corsa”. 

Grande soddisfazione anche per la formazione di Almè che ha visto in ammiraglia il team manager Antonio Bevilacqua che ha osservato attentamente l’azione di Ambrosini.

“Quello di Matteo Ambrosini a Capodarco è un successo che ci voleva e rilancia le nostre ambizioni dopo un periodo di appannamento. Infortuni e altre situazioni ci hanno tolto corridori in forma e qualcosina abbiamo pagato – ha sottolineato il tecnico -. Ambrosini è andato molto forte e pensare che ultimamente diceva di sentirsi stanco e oggi non era nei piani che corresse qui, ma poi succedono cose impreviste con finali a sorpresa ed alla fine ci godiamo il trionfo. Oggi Matteo ha dato una grande dimostrazione in una corsa che vale tanto dal punto di vista del prestigio e della qualità dei partenti. Per noi, come squadra, si conferma la bella tradizione che ci ha visto alzare le braccia su questo traguardo addirittura con Gianluca Valoti, Mark Padun e Gianfranco Zilioli”.