Beñat Intxausti, alla seconda partecipazione consecutiva al Giro d’Italia, veste la maglia rosa al termine della settima tappa con arrivo a Pescara, disputata sotto la pioggia che ha reso insidioso il tracciato e complicato la percorrenza dei tratti in discesa ma anche in pianura. Tante cadute, ovvero scivolate, sull’asfalto viscido. A farne le spese più degli altri è uno dei favoriti, l’inglese Wiggins, che cade a pochi km dal traguardo perdendo 1’28″ dai diretti rivali. A Pescara vince l’australiano Adam Hansen con un vantaggio di 1’07 sul gruppo dei migliori, regolato da Battaglin, che s’impone nella volata per il secondo posto davanti a Hesjedal, Evans, Sanchez, Scarponi, Di Luca e Nibali. Il gioco dei tempi investe il 27enne spagnolo Beñat Intxausti, alla seconda partecipazione consecutiva al Giro d’Italia, a nuovo leader della classifica generale. Si chiude così l’avventura in maglia rosa del 36enne Luca Paolini (nella foto), noto agli appassionati di ciclismo nella sua veste di gregario di Paolo Bettini e protagonista delle classiche del nord, ma al debutto al Giro. Vincendo la terza tappa con arrivo ad Ascea Marina nel Cilento, Paolini era passato al comando proprio nel giorno in cui suo padre veniva sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ha avuto il privilegio di indossare la maglia rosa per quattro giorni prima di cederla a Intxausti. Tappa difficile quella abruzzese, decisa in discesa con Nibali che attacca quando mancano 8,5 km all’arrivo, cade e si rialza proseguendo senza conseguenze. Non così Wiggins, tradito da una curva, che perde terreno e punta a recuperare il ritardo nella gara a cronometro di Saltara.