Presentato al Senato il disegno di legge sulla sicurezza dei ciclisti

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di Antonio Ungaro
È stato presentato al Senato il progetto di legge sulla tutela della sicurezza dei ciclisti.
Il disegno di legge prevede alcuni interventi al codice della strada. I due più importanti riguardano l’obbligo di inserimento di domande legate alla mobilità ciclistica nei quiz per il rilascio della patente e l’obbligo di distanza minima di 1,5 metri in fase di sorpasso. “In passato ci sono stati tanti tentativi, non andati in porto – ha ricordato l’on. Marco Perosino, primo firmatario –. Questa volta ci proviamo con più forza.”

Il presidente della Federazione ciclistica italiana Cordiano Dagnoni ha ricordato che “sulla sicurezza dei ciclisti ci sono numeri drammatici ed è doveroso lavorare. È da tempo che se ne parla e speriamo che presto questa proposta possa diventare legge. Il ciclismo, in Italia, ha avuto un vero e proprio boom soprattutto in occasione della pandemia. Secondo una recente analisi Nielsen siamo il terzo sport più praticato, dietro palestre e running, e abbiamo più del doppio dei praticanti del calcio. È necessario formare una cultura del rispetto attraverso l’educazione stradale, cominciando dai più piccoli. Insieme possiamo cambiare le cose”.

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L’on. Giusy Versace, presente nella doppia veste di deputato e atleta, ha ricordato che “in queste occasioni e su questi temi è fondamentale la testimonianza di atleti e sportivi. Io ho avuto un incidente stradale quindi sul fronte della sicurezza sono sempre presente. Sono felice per questa iniziativa e la supporterò con tutti i miei mezzi, sia qui dentro che fuori, perché serve sensibilizzare i cittadini.”

Paola Gianotti, coach, speaker motivazionale, autrice, primatista di 4 Guinness World Record legati alla bicicletta e testimonial da tempo nella compagna 1,5 m. ha raccontato la sua storia: “Durante il mio giro del mondo in bici sono stata travolta da un automobilista distratto dal telefonino. Da allora, una volta ripresami dall’incidente, ho deciso di impegnarmi in questa battaglia di cultura. Con Marco Cavorso e Maurizio Fondriest abbiamo dato il via a un percorso che ci ha portato a contrassegnare comuni e territori con il cartello del metro e mezzo. Ma un cartello, un segnale, non sono nulla se non vengono sostenuti da una legge. Spero che questa proposta diventi quanto prima operativa.”

“Tutelare la sicurezza dei ciclisti è fondamentale per tutti gli utenti – ha sottolineato Massimo Rosso, presidente del CR Piemonte della FCI -, ma anche, soprattutto, per il nostro sport. Spesso ci sentiamo dire da tanti genitori che il ciclismo è pericoloso per i propri figli. Se le strade sono pericolose, ai nostri giovani togliamo la gioia di andare in bicicletta.”