Il Giro ciclistico d’Italia non manca di regalare l’emozione di tappe epiche. Spesso maturano in giornate caratterizzate dal freddo. Accade anche in una domenica di maggio, che mette i corridori a dura prova sulle strade di montagna e arrivo in salita a Pian dei Resinelli, nel lecchese. Vince Matteo Rabottini che decide subito per la fuga, percorrendo da solo 151 dei 169 km, fa incetta di gran premi della montagna e affronta con coraggio le discese. Una caduta sembra dover mettere fine alla sua impresa, ma trova la forza per proseguire. Alle sue spalle non stanno a guardare e Purito Rodriguez, già primo al traguardo di Assisi, lo raggiunge quando mancano 400 metri all’arrivo. Tutto perduto? Nientaffatto. Rabottini ha ancora nelle gambe la forza per sprintare e vincere la volata. Rodriguez è secondo, ma la maglia rosa è sua, strappata al canadese Hesjedal che ora ha un ritardo di mezzo minuto. Al terzo posto di tappa, a 23″, c’è lo spagnolo Losada, a 25″ un terzetto composto dal colombiano Montoya, Michele Scarponi e Ivan Basso, che con questo piazzamento sale al terzo posto in classifica generale, a 1’22” dalla maglia rosa. Tiralongo è quarto a 1’26”, il ceco Kreuziger a 1’27”, Scarponi a 1’36”.
Un altro protagonista della tappa, mancato nel finale, è Damiano Cunego, che matura fino a cinque minuti di vantaggio sul gruppo della ex maglia rosa Hesjedal, per poi essere ripreso sull’ultima salita e arretrare. La corsa rosa perde due Franck Schleck della Radioshack e Giovanni Visconti della Movistar, ritirati per motivi fisici.