di Marco Cangelli
La Milano-Sanremo è il grande obiettivo di Simone Consonni, eppure la Tirreno-Adriatico rappresenta un ottimo banco di prova per testarsi.
Il 28enne di Brembate Sopra si è messo in luce nel corso della terza tappa chiusa in quinta posizione al termine di una lunga volata che ha premiato il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck).
La frazione, 216 chilometri da Follonica a Foligno, è stata caratterizzata nelle prime fasi da una lunga fuga portata avanti da Davide e Mattia Bais (Eolo Komenta) e da Alessandro Iacchi e Stefano Gandin (Team Corratec) con i due fratelli trentini in grado di distanziare i compagni di avventura dopo una settantina di chilometri.
Rimasti da soli al comando, il duo dell’Eolo Kometa ha preso il largo guadagnando un vantaggio massimo di 6’30” sul gruppo e facendo incetta di punti nei vari gran premi della montagna in programma, un aspetto che ha consentito a Davide Bais di vestire la maglia verde dedicata agli scalatori.
Complice il lavoro compiuto dagli uomini del Team Jayco-AIUla e dell’Alpecin-Deceuninck, il plotone principale è progressivamente rinvenuto sui battistrada chiudendo il gap a circa settanta chilometri dall’arrivo e prospettando così un arrivo in volata.
A cambiare le carte in tavola nel finale ci hanno però pensato i componenti della Jumbo-Visma che, complice la presenza di vento laterale, hanno aperto un ventaglio a circa 12 chilometri dal traguardo spezzando il gruppo e distanziando alcuni dei principali favoriti.
Il mancato accordo fra i battistrada ha però favorito il rientro degli inseguitori che in vista di Foligno hanno ricucito lo svantaggio presentandosi in vista dell’arrivo tutti assieme con la Bahrein-Victorius pronta a prendere le redini della corsa negli ultimi 1000 metri.
Nel corso delle ultime semicurve a trascinare il gruppo ci ha pensato l’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che, sacrificandosi a favore del compagno Jasper Philipsen, ha lasciato a quest’ultimo l’opportunità di tagliare la linea con il pugno alzato davanti al tedesco Philip Bauhaus (Bahrein-Victorius) e all’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Circus – Wanty Gobert).
Niente da fare per Consonni che, dopo l’ottava posizione del giorno precedente, ha sfruttato nel finale l’aiuto di un compagno di squadra presentandosi allo sprint nelle prime posizioni.
Il fuoriclasse orobico non è tuttavia riuscito a uscire dalla ruota degli avversari chiudendo così nella top five alle spalle di Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team).
In chiave classifica generale rimane al comando il verbanese Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers), che ha conservato per il terzo giorno consecutivo la maglia azzurra con 28 secondi sul tedesco Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) e trenta sull’americano Magnus Sheffield (Ineos-Grenadiers).