Rosso, come la passione. Verde, come i paesaggi delle valli bergamasche. Celeste, come il mito di Bianchi, da quest’anno title sponsor dell’evento. E azzurra come la maglia che Felice Gimondi portò al titolo mondiale a Barcellona, 40 anni fa. E’ tutta a colori l’edizione n. 18 della Granfondo più amata d’Italia, la “Gimondi-Bianchi”, che torna in scena il 4 maggio a Bergamo dopo un anno di pausa. “Ripartire è stata dura –spiega Felice Gimondi– ma ce l’abbiamo fatta, a dispetto di tante difficoltà, e questo è stato possibile solo grazie ad un’organizzazione di prima classe”.
In effetti tutto lo staff della GM Sport, con in testa Beppe Manenti, ha avuto il suo daffare ben oltre le normali problematiche di una competizione che coinvolge migliaia di persone: una frana ha reso necessaria la modifica di due dei tre percorsi, ma con perizia ed esperienza gli organizzatori sono riusciti a mantenere inalterato il livello di difficoltà, sia chilometrico che altimetrico. Solo il percorso breve (km 89,4) è rimasto inalterato: la cancellazione della Val Taleggio ha comportato invece la modifica degli altri due, con l’inserimento della salita di Dossena che rende il percorso medio (km 126,2) leggermente più severo. Nel percorso lungo (km 153,6) è stata invece eliminata la salita di Costa Valle Imagna compensata dagli strappi di Bracca e del Santuario di Cornabusa, con il risultato di un nuovo tracciato impegnativo come il precedente ma più nervoso.
Variazioni del percorso a parte, la Granfondo Gimondi-Bianchi si conferma una prova severa e perfetta dal punto di vista organizzativo, come sempre. “Quest’anno la manifestazione si sposa con il Raduno degli Azzurri d’Italia a Bergamo, con tanti campioni di sport diversi che pedaleranno con il campione bergamasco. Gimondi ha consegnato a Gianfranco Baraldi, Presidente dell’Associazione Azzurri d’Italia, la sua maglia azzurra, che è anche il simbolo della Granfondo 2014.